Ubidecarenone è un coenzima della catena respiratoria mitocondriale il suo impiego terapeutico o l’utilizzo farmacologico del CoQ10 in alcune patologie mitocondriali deriva dalla nella catena respiratoria mitocondriale a livello dei complessi I e II, accetta elettroni dal NADH e succinato e li trasmette al complesso III, cioè citocromi b e c1. Un certo numero di studi preclinici in vitro e svariati modelli in vivo di morbo di Parkinson hanno dimostrato che il coenzima Q10 e Ubidecarenone possono proteggere il sistema dopaminergico nigrostriatale.
Alcuni studi clinici hanno esaminato inoltre gli effetti neuro protettivi del coenzima Q10 nei pazienti con malattia precoce o stadio intermedio. Allo scopo di valutare efficacia e sicurezza del trattamento con coenzima Q10 rispetto al placebo è stata condotta una revisione bibliografica nella quale sono stati inclusi studi randomizzati e controllati (RCT) ed esclusi studi di cross-over. In generale, si sono riscontrati miglioramenti nelle attività della vita quotidiana per il coenzima Q10 (1200 mg / d per 16 mesi). I rapporti di rischio (RR) di faringite (RR 1.04, 95% CI 0,18-5,89) e diarrea (RR 1.39, 95% CI 0,62-3,16) sono risultati lievi, i miglioramenti positivi.
Medici e infermieri, su tutti, presentano un allarmante tasso di suicidio che corrisponde a 21 ogni 100mila abitanti, rispetto alla popolazione “normale”
"I bambini e le bambine che utilizzano strumenti tecnologici e interagiscono con gli schermi subiscono due danni: uno diretto, legato alla dipendenza e l'altro indiretto, perché l'interazione con gli schermi impedisce di vivere nella vita reale"
Rigon, "serve un tavolo nazionale per interventi di prevenzione"
Cambiato il loro modo di percepire il mondo e la società. Nuovi studi dimostrano modifiche anche a livello cerebrale
Medici e infermieri, su tutti, presentano un allarmante tasso di suicidio che corrisponde a 21 ogni 100mila abitanti, rispetto alla popolazione “normale”
"I bambini e le bambine che utilizzano strumenti tecnologici e interagiscono con gli schermi subiscono due danni: uno diretto, legato alla dipendenza e l'altro indiretto, perché l'interazione con gli schermi impedisce di vivere nella vita reale"
Rigon, "serve un tavolo nazionale per interventi di prevenzione"
Cambiato il loro modo di percepire il mondo e la società. Nuovi studi dimostrano modifiche anche a livello cerebrale
Commenti