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Scoperta strategia terapeutica per soggetti con depressione resistente alla terapia farmacologica

Psichiatria Medical Information Dottnet | 04/09/2012 11:31

Recenti evidenze supportano l'uso di antipsicotici di seconda generazione nella depressione resistente ai farmaci. Lo scopo del presente studio in aperto, svolto presso il dipartimento di Psichiatria della Seconda Università di Napoli è  stato di valutare l'effetto di aripiprazolo come farmaco add-on in pazienti depressi farmaco-resistenti che non avevano risposto alla clomipramina.

Trentacinque pazienti con disturbo depressivo maggiore (MDD) sono stati inclusi nello studio. Tutti i pazienti non avevano risposto ad un precedente trattamento adeguato con un SSRI e avevano ricevuto clomipramina (dosi giornaliere da 100 a 300 mg) per 113,9 ± 18,9 giorni senza ottenere un significativo miglioramento clinico. Aripiprazolo è stato aggiunto alla dose. Non si sono riscontrati peggioramenti della effetti collaterali correlati clomipramina, né sono stati osservati nuovi eventi avversi. Il miglioramento clinico è stato accompagnato da un aumento progressivo e significativo dei livelli plasmatici clomipramina. Con la limitazione di un disegno in aperto, questi dati suggeriscono per la prima volta l'efficacia e la sicurezza di aripiprazolo in combinazione con un farmaco triciclico in pazienti depressi resistenti. Il ruolo della interazione farmacocinetica osservata nel meccanismo dell’attività antidepressiva di aripiprazolo resta da dimostrare.

Bibliografia:  Fabrazzo M, Perris F

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