A giudicare dalla premesse, condite anche da interrogazioni parlamentari del Pdl e forfait dell'ultimo minuto, avrebbe dovuto essere un convegno infuocato, dato che i temi di cui discutere erano 'eticamente sensibili': i problemi della neonatologia, l'assistenza ai grandi prematuri, e soprattutto la presenza di Eduard Verhagen, il medico olandese ideatore del protocollo di Groningen che tratta anche dell' eutanasia nei piccoli.
In realtà il convegno non ha avuto grossi colpi di scena. L'incontro è stato organizzato a Firenze, all'ospedale pediatrico Meyer, dalla Consulta di bioetica, dal Centro studi Politeia, dall'ordine dei medici di Firenze e dal dipartimento di pediatria dell'Università. La discussione partiva dalla Carta di Firenze, documento elaborato nel capoluogo toscano nel 2006 che decretava quella sorta di 'zona grigia' per i bimbi nati tra la 22/a e la 25/a settimana per i quali, pur nella specificità dei casi singoli, sarebbero più appropriate, in accordo tra medici e genitori, cure compassionevoli che non assistenza aggressiva configurabile come accanimento terapeutico. ''Il problema - ha detto il neonatologo Giampaolo Donzelli, uno dei promotori della Carta - non è se assistere o non assistere un bambino in quelle condizioni, ma come assisterlo, come non aggredirlo e come non comportare dolore a lui e creare false aspettative nella famiglia''.
Sin: l’alcol è una sostanza tossica e teratogena in grado di passare sempre la barriera placentare, indipendentemente dall’unità alcolica assunta o dalla frequenza di consumo o dall’epoca gestazionale e raggiunge il feto
Di Mauro: "ogni bimbo è unico e speciale, genitori siano flessibili"
Staiano: "Importante che la comunità e le famiglie siano consapevoli delle sfide che il cambiamento climatico comporta"
Con l'arrivo della stagione estiva e con l'inizio delle tanto sospirate vacanze, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) fornisce una serie di raccomandazioni
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