E' importante che la popolazione non venga scoraggiata a vaccinarsi contro l'influenza, proprio perche' quanto accaduto in relazione al blocco dei vaccini delle aziende Crucell e Novartis ''e' la verifica che i controlli sono molto stretti. Ci sono sette milioni e mezzo di dosi approvate e utilizzabili di altre aziende, in modo da far partire la campagna vaccinale''. Ad affermarlo e' la Società italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), sostenendo che i vaccini sono ''sicuri ed efficaci''.
Secondo i pediatri, e' ''importante che le famiglie acquistino maggiore consapevolezza dei vantaggi correlati alla vaccinazione e che siano a conoscenza degli eventuali rischi che si corrono in caso contrario. L'influenza costituisce un importante problema di Sanita' Pubblica, per il numero elevato di persone colpite e si stima - ricordano i pediatri - che ogni anno circa 40.000 persone muoiono prematuramente a causa dell'influenza nei paesi dell'Unione Europea''.
Mancano i vaccini. All'appello mancano ufficialmente 5,3 milioni di dosi di vaccini antinfluenzali, su un totale stimato di fabbisogno nazionale pari a circa 12 mln di dosi. Dopo il blocco delle 2,3 mln di dosi prodotte dall'azienda olandese Crucell, e fermate prima che fossero distribuite in Italia, e dopo lo stop ad altre 500mila dosi circa dell'azienda Novartis perche' ''potenzialmente pericolose'', a fare chiarezza e' lo stesso ministro della Salute Renato Balduzzi, che pero' rassicura: ''Al buco di 5,3 milioni di dosi stiamo facendo fronte attraverso contratti con altre aziende''. Dunque, e' il messaggio rassicurante del ministro, ''nessun allarme'' poiche' la campagna vaccinale, appena iniziata, prosegue normalmente. E per vaccinarsi si e' in tempo utile fino a dicembre. Ora, pero', l'auspicio e' che quanto accaduto (che pure e' considerato da medici ed esperti una controprova della validita' e rigidita' dei controlli in atto) non spinga i cittadini a non vaccinarsi. Cio' sarebbe infatti, soprattutto per le categorie a rischio come anziani e malati cronici, molto rischioso, come afferma lo stesso ministro ricordando che ogni anno in Europa sono circa 40mila i decessi legati alle complicanze dell'influenza ma la stima sarebbe ''almeno del doppio'' in assenza di vaccinazioni. Anche i medici tranquillizzano ed invitano la popolazione a vaccinarsi, mentre i pediatri ricordano che il vaccino e' raccomandato anche ai bambini sani tra 6 e 24 mesi. Ad oggi, assicurano gli specialisti, non e' stata segnalata alcuna reazione avversa da parte di cittadini che avessero eventualmente avuto gia' iniettato uno dei 4 vaccini Novartis per i quali ieri il ministero ha disposto il blocco. Da domani, intanto, sara' attivo il numero verde 1500 del ministero per informazioni sui vaccini Novartis bloccati, mentre l'azienda ribadisce, dal canto suo, di aver ''agito con correttezza''.
- LE DOSI MANCANTI E LA SITUAZIONE NELLE REGIONI: Le dosi di vaccini Novartis bloccate ieri per alcune anomalie riscontrate sono 487.738, all'interno di una partita complessiva di vaccini Novartis prodotti per l'Italia pari a 3 mln di dosi. Sommando a tale partita le 2,3 mln di dosi di vaccini bloccati alcuni giorni fa dall'azienda olandese Crucell, si arriva appunto ad un "buco", ha precisato il ministro, di "5,3 mln di dosi". Dai primi dati, sarebbero sette le regioni in cui sono arrivati i vaccini Novartis bloccati. Le maggiori quantità erano state ordinate in Lombardia, Toscana e Veneto.
- CODACONS PRESENTA ESPOSTO A TRE PROCURE: Intanto, l'associazione dei consumatori Codacons ha depositato un esposto alle Procure di Torino, Varese e Milano, territorialmente competenti per le aziende Novartis e Crucell, in relazione alla vicenda dei vaccini ritirati. "I vaccini antinfluenzali rappresentano un vero business che fa incassare alle aziende farmaceutiche 500 mln di euro l'anno - afferma il Codacons -. Chi promuove nel nostro paese le cosiddette 'vaccinazioni di massa' fa solamente gli interessi delle aziende del settore, e alimenta un inutile business che va fermato".
- COMMISSIONE ERRORI, CONOSCERE EFFETTI: "E' necessario conoscere quali sono i possibili effetti sulla salute dei cittadini che si fossero già sottoposti alla vaccinazione''. Per questo la Commissione d'inchiesta sugli errori sanitari ha chiesto al ministero della Salute di fornire tempestivamente ''ogni elemento di informazione utile in tal senso".
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