Canali Minisiti ECM

Il 17-β-estradiolo inibisce l'attività degli osteoclasti aumentando l’espressione del recettore cannabinoide CB2

Neurologia Medical Information Dottnet | 07/12/2012 15:07

L’osso è un tessuto altamente metabolicamente attivo, la sua formazione e il riassorbimento è alla base del rimodellamento osseo. Condizioni che comportano un incremento del  riassorbimento osseo sono responsabili dell’indebolimento scheletrico e dell’aumentato rischio di fratture. Una recente scoperta coordinata dal Prof. Maione e condotta nei laboratori dell’Università di Napoli ha consentito di identificare negli estrogeni importanti proprietà anti-riassorbimento  sul metabolismo osseo.

Infatti, la cosiddetta osteoporosi post-menopausale si verifica dopo l'interruzione della funzione delle gonadi e trae ampio beneficio dal trattamento ormonale sostitutivo. Recentemente, un ruolo importante nella regolazione del rimodellamento scheletrico umano è stato dimostrato a livello del sistema endocannabinoide. In particolare, è stato dimostrato, in studi in vitro, che la stimolazione dei recettori  CB2 è in grado di ridurre il numero di osteoclasti. Nello studio viene fornita la prima evidenza, senza precedenti, che 17-β-estradiolo inibisce l'attività e la formazione di osteoclasti dimostrando che gli estrogeni sono in grado di indurre un aumento di espressione del recettore CB2.

Commenti

I Correlati

Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata

Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori

Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione

All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti

Ti potrebbero interessare

Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata

Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori

Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione

All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti

Ultime News

Più letti