Per fascite plantare si intende un processo infiammatorio del cosiddetto "legamento arcuato" che è una fascia fibrosa che parte dalla zona mediale del calcagno sino ad arrivare ai legamenti delle dita del piede. La patologia si manifesta con graduale inizio del dolore all’interno del tallone, che provoca una deambulazione alterata, in cui si poggia prevalentemente l'avampiede.
In caso di rottura della fascia plantare si avverte un dolore acuto. L’iniezione di cortisone può ridurre l'infiammazione della fascite plantare, tuttavia si sono riscontrati problemi potenzialmente gravi con iniezioni di cortisone nella zona del tallone. Nel caso clinico descritto considerata la durata della sintomatologia, da circa un anno, l’efficacia del trattamento è ben correlata al breve periodo occorso per il miglioramento della patologia dolorosa, evidenziato dalla riduzione del punteggio VAS, dal rapido recupero delle attività occupazionali e dal riscontro ecografico che mostra la normalizzazione dell’inserzione della fascia plantare. Al controllo ad un anno il paziente non ha lamentato ulteriori episodi algici.
Dr.C.A.Presti,
Dr.N.DiNicola,
Dr.M.N.LaSpada,
Dr.R.Scrofani,
Dr.A.Vaccarella
U.O.C. Anestesia, Rianimazione, Terapia Antalgica
Azienda Sanitaria Provinciale 7 Distretto 1 – P. O. “M. P. Arezzo” - Ragusa
Direttore: Dr. Luigi Rabito
e--‐mail:corrado.presti1@tin.it
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La campagna sarà inaugurata il 1° febbraio al ministero della Salute, con il lancio del video e del podcast, alla presenza del ministro Orazio Schillaci
Al dibattito è emersa l'importante presa di coscienza che il medico sportivo, come polispecialista, ricalca una figura simile a quella di un medico di base
Uno studio mostra la differente espressione di molecole legate all’infiammazione durante la corsa e a riposo.
Al primo posto tra i rischi che corre un atleta c'è la concussione cerebrale
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