Sono circa 1 milione al mondo (di cui 25mila circa in Italia) le persone malate di sclerosi multipla progressiva, per cui al momento non esistono farmaci e terapia in grado di controllare il decorso della malattia. Per questo motivo la Federazione sclerosi multipla internazionale e delle associazioni Sclerosi multipla di Usa, Canada, Italia, Regno Unito e Olanda, ha creato il consorzio International progressive Ms Collaborative (Ipmsc), che riunisce i principali esperti e ricercatori del mondo, per unire sforzi e risorse.
Oggi, al primo incontro dell'Ipmsc, tenutosi all'Irccs San Raffaele di Milano, alla presenza di associazioni, mondo dell'industria e dell'universita', si e' cercato di fare il punto su come organizzare il lavoro e le risorse per i prossimi nove anni. ''Il programma prevede di raccogliere fondi per oltre 120 milioni di euro da qui al 2020 - spiega Mario Battaglia, presidente Fism (Federazione italiana sclerosi multipla) - ma e' gia' di svariati milioni di euro l'impegno di finanziamento iniziale del consorzio per il 2013. Attualmente sono 85 i milioni di dollari gia' investiti dalle associazioni internazionali di ricerca sulle forme progressive della malattia''.
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
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All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
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