Un recente studio effettuato in Germania ha esaminato la correlazione che intercorre tra l’infiammazione ipotalamica e l’obesità; dalla ricerca è emerso che questo tipo d’infiammazione è un fattore precoce e determinante per l’insorgenza dell’obesità.
Quest’ultima è caratterizzata da un’infiammazione cronica dei tessuti, compreso quello ipotalamico che si verifica anche prima dell’aumento del peso corporeo; infatti la microglia e gli astrociti producono citochine che poi determinano le risposte infiammatorie. Lo studio suggerisce un nuovo approccio per la ricerca neuroendocrina per poter esaminare la patogenesi e per sviluppare nuove strategie terapeutiche contro l’obesità.
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
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