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Internet violento, i giovani lo imitano

Psichiatria Redazione DottNet | 05/11/2008 18:48

Di fronte agli occhi impressionabili e facili da irretire di un giovane alle prese con un'età difficile internet è un pericolo non da poco, per lui e la società: i contenuti violenti della rete, infatti, alimentano comportamenti aggressivi nei giovani, anche più che TV o videogame.

 E' quanto emerge da un'indagine su quasi 1600 giovani condotta da Michele Ybarra dell'istituto 'Internet Solutions for Kids' di Santa Ana, in California. Secondo quanto riferito sulla rivista Pediatrics, i giovanissimi sono fino a cinque volte più a rischio di commettere atti violenti anche gravi, risse, violenze sessuali o persino sparatorie, se navigano su siti dai contenuti violenti. ''E' una vera emergenza sociale quella cui stiamo assistendo oggi - ha commentato lo studio Daniele La Barbera, direttore della clinica psichiatrica dell'Università di Palermo - oggi sempre più spesso nel nostro lavoro clinico vediamo giovani troppo impulsivi, aggressivi''. E' la cyber-generazione, quella cresciuta col mouse in mano, la più a rischio, perchè internet offre una miriade infinita di contenuti violenti che, a differenza di TV e videogame, sono frammenti di realtà, non fiction, quindi hanno maggiori capacità di impressionare.

Video di bravate in classe, violenze riprese nel corso di cortei di piazza, lotte tra bande rivali e persino la violenza per la violenza, come l'assurdo episodio di Riva del Garda della 'lotta con le cinghie': la violenza ha trovato in internet un circuito enorme di diffusione e di autoalimentazione, e nei giovani i fruitori più indifesi. Per questo gli esperti Usa hanno voluto studiare l'impatto di internet sui comportamenti dei giovani. Ed hanno usato un campione di 1588 giovani (il 48% ragazze) dai 10 ai 15 anni chiedendo loro che siti avessero visitato nell'ultimo periodo e di riportare atti di violenza da loro commessi. I fatti riportati dagli intervistati vanno anche ben al di là di 'semplici' atti di bullismo: risse, aggressioni, violenze anche di natura sessuale e persino sparatorie, atti di cui si è reso protagonista il 5% degli intervistati.

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E' emerso che la probabilità di commettere violenza aumenta del 50% per ogni sito internet violento visitato, con un picco di 'rischio-violenza' di cinque volte superiore per coloro che dicono di aver visitato per la maggior parte delle volte siti in cui erano visibili atti di violenza reali, di persone realmente esistenti. L'effetto internet, ha detto Ybarra, è maggiore degli altri media proprio perchè 'trasmette' violenza vera, mentre film e videogiochi restano comunque solo rappresentazioni della violenza. Per la cyber-generation, ha spiegato La Barbera, internet è uno dei luoghi principali di formazione, soprattutto in un periodo come quello attuale di crisi dei modelli pedagogici tradizionali, scuola e famiglia. ''Nel nostro lavoro quotidiano notiamo un aumento di comportamenti impulsivi e aggressivi da parte dei giovani, 'azioni a corto circuito' - ha detto La Barbera - un problema che ha assunto le dimensioni dell'emergenza sociale''. Il problema è che internet oggi offre uno strumento facile per comportamenti di tipo onnipotente-narcisistico, ha aggiunto La Barbera, chi per esempio mette online un video di una bravata, si sente di aver il comando della realtà. Inoltre internet, pozzo infinito e non controllabile di contenuti, è oggi per i giovani l'esperienza sicuramente più attraente, perchè elimina la percezione del limite.

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