Canali Minisiti ECM

Metodo Zamboni, per i ricercatori Usa non ha efficacia

Neurologia Redazione DottNet | 16/03/2013 15:34

L'intervento che corregge la insufficienza venosa cronica cerebrospinale (Ccsvi), un restringimento di alcune vene del collo che potrebbe essere associato alla Sclerosi Multipla secondo il medico italiano Paolo Zamboni, in realta' non ne migliora i sintomi. E' il risultato, che gli stessi autori dell'universita' di Buffalo definiscono 'sorprendente', di uno studio che verra' presentato al meeting della American Academy of Neurology. 

 

I ricercatori del gruppo di Robert Zivadinov, tra i primi a studiare la teoria di Zamboni, hanno sperimentato la terapia, che consiste nel 'liberare' i vasi con un palloncino, su 30 pazienti, meta' dei quali hanno ricevuto il trattamento mentre l'altra meta' un placebo. L'analisi successiva non ha rivelato ne' effetti avversi dell'operazione ne' pero' miglioramenti nei pazienti che hanno subito l'intervento, sia per quanto riguarda le lesioni cerebrali che i sintomi clinici che la qualita' della vita: "Quello che abbiamo trovato e' sorprendente e inatteso - spiega Adnan Siddiqui, uno dei principali ricercatori - ci aspettavamo esattamente il contrario. Il risultato deve essere confermato da studi piu' grandi, ma comunque ci suggerisce estrema cautela nell'adozione di questa terapia".

pubblicità

Se l’articolo ti è piaciuto inoltralo ad un collega utilizzando l’apposita funzione

Fonte: American Academy of Neurology

Commenti

I Correlati

Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata

Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori

Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione

All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti

Ti potrebbero interessare

Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata

Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori

Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione

All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti

Ultime News

Più letti