Oltre trenta pillole dei cinque giorni dopo vendute ogni ventiquattrore, circa mille al mese. Il farmaco per la contraccezione d’emergenza di nuova generazione, più efficace della normale pillola 'del giorno dopo' e che è possibile assumere fino a 120 ore dopo il rapporto sessuale a rischio, comincia a farsi strada nonostante i paletti imposti dalla legislazione italiana. Imporre il test di gravidanza prima di ottenere la prescrizione del medicinale, è, dicono gli esperti, un’inutile forzatura che ottiene solo l’effetto di ridurne l’uso.
E così ogni anno, quasi una donna italiana su tre ha rapporti sessuali a rischio di gravidanza indesiderata, senza poter utilizzare appieno la contraccezione d’emergenza, come conferma un'indagine, svolta dall'istituto di ricerche BVA Healthcare per HRA Pharma su oltre 7mila donne in cinque paesi europei, e che ha interessato in Italia 1234 donne sessualmente attive. Se gli esperti ricordano che è fondamentale assumere la contraccezione d'emergenza il prima possibile adottando il farmaco più efficace, l'80% delle donne che l'ha utilizzata ha cambiato in positivo i propri comportamenti contraccettivi. Tuttavia, nove donne su dieci reclamano più informazioni anche perché spesso le donne non sono consapevoli dei rischi ai quali si espongono tanto che il 43% di loro ha ritenuto di non essere a rischio, evitando così l’utilizzo della CE.
Fonte: BVA Healthcare per HRA Pharma
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