Sono circa 4 milioni e mezzo, secondo una stima, gli italiani che soffrono di un disturbo legato al glutine. Il calcolo e' frutto di un'elaborazione, per l'Italia, dei dati del National Health and Nutrition Examination Survey (Nanhes), secondo cui puo' ritenersi attendibile una prevalenza del 5-7% della popolazione con disturbi correlati al glutine, celiachia innanzitutto.
In particolare su 7.798 persone esaminate dai 6 anni in su dal Nanhes lo 0,64% sono sensibili al glutine. Su quest'ultima percentuale gli esperti sospettano una sottostima, sommata al 30% dei soggetti affetti dalla Sindrome dell'intestino irritabile (Ibs) che rispondono a una dieta senza glutine e soffrono quindi della sensibilita' al glutine non celiaca (Sgnc). La diretta conseguenza sta nell’aumento delle vendite di prodotti destinati a questa particolare fascia di clientela, soprattutto gli alimenti distribuiti attraverso le farmacie. Questi dati, inoltre, fanno da sfondo alla Settimana nazionale di informazione dedicata a celiachia e sensibilita' al glutine (10-16 giugno), promossa da DS-gluten free, con il supporto scientifico del Dr. Schar Institute. L'iniziativa, rinnovata dopo il successo dell'edizione 2012, si propone di informare l'opinione pubblica, chiarendo le differenze fra celiachia e sensibilita' al glutine, di evitare le diagnosi fai da te e di sottolineare la necessita' di consultare sempre il medico di riferimento in caso di sintomi ripetuti, favorendo l'emersione di casi non diagnosticati di celiachia.
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Fonte: National Health and Nutrition Examination Survey
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