Città come grandi piste a cielo aperto, case come palestre private, uffici e scuole come piccoli palazzetti dello sport. Non si tratta di progetti realizzati da architetti in cerca di fama, ma di proposte concrete per affrontare in modo efficace il diabete. Perché l'attività fisica, il principale strumento in grado di contrastare questa malattia, può essere effettuata anche negli spazi della vita di tutti i giorni. Dell'idea si è parlato a Roma nel corso della presentazione del 'Decalogo Barometro sul diabete e attività fisica in Italia', al Salone d'onore del Coni.
La promozione dell'attività motoria e del corretto stile di vita - si sottolinea in una nota - sono le 'armi' primarie per la prevenzione e il miglioramento della salute delle persone con diabete. E non c'è scusa che tenga: se non ci sono il tempo o lo spazio adatti per fare sport, si possono sfruttare il proprio ufficio, la casa o le vie cittadine. Gli esperti ricordano che è essenziale camminare 30 minuti al giorno, durante la pausa pranzo, o acquistare una cyclette da usare in casa per un'ora al ritorno dal lavoro e, per chi ha la possibilità, recarsi in palestra, in piscina o al parco per svolgere esercizi in modo costante durante la settimana, ponendo così rimedio a una diffusa tendenza media alla sedentarietà. Per trasformare questi principi in azioni, oltre alla volontà individuale dei cittadini, è previsto il coinvolgimento di istituzioni, medici, associazioni di malati ed educatori.
Si tratta di un nuovo farmaco per conservare la funzione beta internazionale: è la ricerca Fabulinus, e quello del pediatrico fiorentino è l'unico centro italiano attivo coinvolto
Soprattutto se rossa e lavorata, analisi su 2 milioni di persone
Con il nuovo sensore FreeStyle Libre 2 Plus le persone possono visualizzare il proprio glucosio con una rapida occhiata al cellulare e prendere decisioni appropriate ora con un’accuratezza migliorata (8,2%) e indicato per l’uso dai 2 anni in su
In Italia, secondo le proiezioni Istat, se proseguisse il trend in crescita degli ultimi decenni, nel 2040 il dieci per cento della popolazione avrà il diabete
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