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Nuovo anticoagulante orale contro ictus e trombosi

Cardiologia Redazione DottNet | 22/09/2013 10:00

La prevenzione dell'ictus nella fibrillazione atriale e il trattamento della trombosi venosa profonda hanno a disposizione, in Italia, un nuovo farmaco anticoagulante orale, rivaroxaban, in seguito a un provvedimento dell'Agenzia Italiana del Farmaco. In particolare, il nuovo farmaco è l'unico anticoagulante orale in monosomministrazione giornaliera, non richiede il monitoraggio della coagulazione e offre le più alte conferme di efficacia e sicurezza in diversi contesti clinici, con più di cinque milioni di pazienti trattati nel mondo, considerando tutte le indicazioni.

 Infatti, il farmaco era già disponibile per la prevenzione del tromboembolismo venoso (Tev) nei pazienti sottoposti ad intervento di sostituzione dell'anca e del ginocchio. A questa indicazione si sono aggiunte ora le ultime due.  Per quanto riguarda la prevenzione dell'ictus nella fibrillazione atriale (aritmia cardiaca che è causa del 15-20% di tutti gli ictus trombo embolici) ''rivaroxaban è un'alternativa sicura ed efficace - afferma Riccardo Cappato dell'IRCCS Policlinico di San Donato - con un effetto pratico ottenuto senza la necessità di frequenti prelievi sanguigni per il monitoraggio della coagulazione''.  Quanto al trattamento della trombosi venosa profonda (Tvp), che a livello globale è causa di morte di una persone ogni 37 secondi, l'approccio terapeutico è più semplificato.

''Quello attuale - afferma Cappato - si basa sull'eparina a basso peso molecolare per via sottocutanea per almeno 5 giorni, seguita da un farmaco orale (warfarin) per tre mesi, ma nei pazienti con rischio di recidiva anche per tutta la vita. Rivaroxaban, invece, fornisce una soluzione semplice, con un solo farmaco orale, in mono somministrazione, sin dal primo giorno''.

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Fonte: aifa

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