In quasi quattro consultori italiani su cinque non vengono forniti gli stick per i test di gravidanza necessari per la prescrizione della contraccezione d'emergenza, quale è la cosiddetta 'pillola dei 5 giorni dopo'. Emerge da una ricerca di Datanalysis realizzata in 200 consultori e 100 pronto soccorso-DEA presenti su tutto il territorio nazionale.
Nel Sud la situazione peggiora: poco più di un consultorio su 10 può disporre dei test (15,4%), che la legge prevede debba essere negativo ai fini della prescrizione della pillola dei 5 giorni dopo. Il quadro diventa ancora più critico nei pronto soccorso: nell'81% dei casi non ci sono gli stick sulle urine e sono pochissimi (l'11%) i pronto soccorso in grado di effettuare test di gravidanza rapidi. La ricerca conclude che il test obbligatorio e la sua carenza negli istituti pubblici deputati alla prescrizione della contraccezione d' emergenza ''ostacolano, e in molti casi negano, di fatto, la possibilità di accesso a un farmaco più efficace che, se assunto nelle prime 24 ore dal rapporto sessuale, riduce di due terzi il rischio di gravidanza indesiderata''. L'Italia è l'unico Paese, tra i 61 nel mondo dove è stata autorizzata la vendita della nuova pillola per la contraccezione d'emergenza - fa notare la ricerca - sottoposto all'obbligo 'della presa visione del medico di un test di gravidanza negativo prima della prescrizione'. Inoltre, a causa della presenza di obiettori, 5 consultori su 10 e 6 pronto soccorso su 10 non prescrivono la contraccezione d'emergenza.
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Fonte: onda, datanalysis
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