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Vitamina K e densità minerale ossea in donne in postmenopausa con osteopenia

Ginecologia Redazione DottNet | 14/01/2009 13:53

Un supplemento giornaliero di vitamina K ad alte dosi non protegge dalla perdita di densità minerale ossea (BMD) età-correlata, secondo uno studio pubblicato su PLoS Medicine. Tuttavia, I risultati dello studio evidenziano invece come la vitamina K1 possa avere, in donne in postmenopausa con osteopenia, un’azione protettiva contro fratture e sviluppo di cancro.
Angela Cheung ed i suoi collaboratori dell’Università di Toronto in Ontario hanno condotto un trial controllato, randomizzato per determinare se supplementi giornalieri di vitamina K ad alte dosi possano di sicuro ridurre perdita ossea, turnover osseo e fratture. Il trial “The Evaluate the Clinical Use of Vitamin K Supplementation in Postmenopausal Women With Osteopaenia (ECKO)” ha coinvolto 440 donne in postmenopausa con osteopenia. Le pazienti sono state randomizzate a ricevere 5mg di vitamina K1 o placebo ogni giorno per 2 anni.
 

261 di queste donne hanno continuato il loro trattamento per ulteriori 2 anni per poter raccogliere informazioni riguardo gli effetti a lungo termine di supplementi di vitamina K. Dopo 2 e 4 anni, i valori relativi a densità minerale ossea della schiena e dell’anca erano variati in maniera simile nel gruppo trattato con la vitamina K e nel gruppo placebo. Oltre un periodo di 4 anni, un minor numero di donne nel gruppo trattato con la vitamina K aveva riportato fratture rispetto al gruppo placebo (9 vs 20) ed un minor numero di donne presentava comparsa di cancro (3 vs 12). Il supplemento di vitamina K è stato ben tollerato per un periodo di oltre 4 anni e gli effetti avversi riscontrati sono stati simili in entrambe i gruppi di pazienti in studio.


Gli autori sottolineano come i risultati di tale studio debbano essere considerati con precauzione e, poiché altre ricerche occorrono per valutare ulteriormente l’effetto della vitamina K1 su fratture e cancro, supplementi di vitamina K ad alta dose non dovrebbero essere raccomandati per prevenire l’osteoporosi.
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