Ideata una molecola per contenere i danni da infarto: si tratta di una sostanza che blocca alcuni piccoli Rna implicati nel danno post-infarto, ovvero nell'instaurarsi dei deficit vascolari e della pompa cardiaca.
Questi risultati sono stati presentati durante il V Meeting Annuale della European Vascular Genomics Network EVGN di Bad Hofgastein in Austria. A mettere a punto la molecola, ANTAGOMIR, è stata Stefanie Dimmeler, Responsabile della Sezione di Cardiologia Molecolare all'Università di Francoforte. La Dimmeler ha avviato uno studio sui cosiddetti microRNA (miRNA), piccole molecole coinvolte in molti processi biologici, fra cui lo sviluppo di malattie cardiovascolari, l'angiogenesi (formazione di nuovi vasi sanguigni) e l'infiammazione e isolato un gruppo di microRNA con attività sui vasi sanguigni e sul rimodellamento vascolare. ''Analizzando cellule di pazienti che soffrivano di ischemia cardiaca - ha detto Dimmeler - o di coronaropatie, abbiamo scoperto che alcuni di questi miRna erano presenti in eccesso e che la loro presenza tocca un picco 1-2 giorni dopo l'evento ischemico.
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
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Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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