In Campania la sclerosi multipla è in aumento: si contano oggi oltre 7 mila pazienti e l'incidenza è in crescita, soprattutto nella popolazione femminile. I costi per le cure sono altissimi: si stima infatti una spesa media annua per paziente che va dai 23 mila euro (per disabilità lieve) ai 63 mila euro (per disabilità grave).
Il tutto con un sistema di assistenza che ad oggi è garantito, oltre che dai trasferimenti pubblici, dalle risorse messe a disposizione dell'Associazione italiana per la sclerosi multipla e dalle aziende produttrici di farmaci, che in certi casi forniscono assistenza domiciliare infermieristica; in altri provvedono agli esami per la gestione di alcuni degli effetti collaterali per quei pazienti curati con farmaci innovativi.
"Oggi - spiega il professor Vincenzo Brescia Morra, responsabile del Centro di Sclerosi Multipla e dell'Unità Operativa di Sclerosi Multipla della Federico II - possiamo contare su molti farmaci di ultima generazione, i più innovativi sono quelli che consentono una terapia per via orale. Parliamo della realizzazione di un sogno. Fino ad ora i pazienti affetti da sclerosi multipla hanno dovuto sopportare una difficile convivenza con le terapie iniettive. Avere a disposizione dei farmaci che possono essere assunti per via orale significa per loro, e di conseguenza per i familiari, sganciarsi dall'incubo della siringa. Una vera liberazione".
Per identificare un modello organizzativo ottimale per la gestione dei centri regionali di sclerosi multipla, per definire i livelli essenziali di assistenza ma anche per individuare percorsi diagnostici terapeutici assistenziali e appropriatezza diagnostica, farmaceutica e riabilitativa, la Scuola di Medicina e Chirurgia del Dipartimento di Salute Pubblica della Federico II, diretto dalla professoressa Maria Triassi, ha dato vita al "corso di formazione sugli strumenti di economia sanitaria e management per la rete dei centri che si dedicano alla diagnosi e alla cura della sclerosi multipla". Uno strumento che, spiegano i promotori, servirà ad offrire un valido contributo al contenimento della spesa regionale, grazie alla razionalizzazione delle risorse.
fonte: federico II
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