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Staminali nel cuore per curare l'infarto

Cardiologia Redazione DottNet | 04/12/2008 21:04

Cellule staminali cardiache infuse nel cuore per andare a riparare la zona infartuata, ristabilendo la contrattilità.

 Lo sta per tentare, in uno studio preliminare sull'uomo (fase 1), l'italiano Piero Anversa, direttore del laboratorio per la medicina rigenerativa del Brigham and Womens Hospital della Harvard University di Boston. Lo ha reso noto egli stesso, a Milano nel corso dell'incontro su il 'Futuro della Sanita'. ''Pensiamo di arruolare - ha detto Anversa - il primo paziente già prima di Natale''. Poi ha spiegato che la sperimentazione si farà su 40 pazienti (20 riceveranno il trattamento e 20 no) che verranno poi seguiti per due anni. I pazienti saranno preparati da un altro medico italiano, il cardiochirurgo Roberto Bolli, dell'ospedale di Louisville nel Kentuky. ''Si tratterà di pazienti infartuati - spiega il ricercatore - che avranno bisogno di diversi by-pass e dovranno essere trattati in circolazione extracorporea.

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A questi pazienti Bolli taglierà l'auricola destra del cuore e ce la invierà a Boston. Da questo pezzetto di cuore estrarremo ed espanderemo le staminali che dopo tre mesi e mezzo rimanderemo a Louisville dove verranno reinfuse nel cuore dei pazienti''. Anversa ha già fatto questa sperimentazione negli animali, ''grandi e piccoli, come ci ha chiesto la Fda'', cioè l'organo federale di controllo americano. ''E i risultati - dice - sono stati ottimi: le staminali hanno dato luogo a cellule cardiache che sono andate a sostituire quelle morte nell'infarto, ridando contrattilità al cuore. Confidiamo che ciò avvenga anche nell'uomo''.

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