Un bicchiere di latte crudo, cioè non pastorizzato, ''naturale'' certamente, ma anche a rischio. L'allarme scatta dopo una segnalazione sulla stampa di un caso a Verona. Ma il fenomeno è ampio, più di quanto si pensasse.
Sono fra 30 e 40 in tutta Italia (in particolare nelle regioni padane, in Campania, Puglia e nella zona attorno a Roma) i casi sospetti di sindrome emolitico-uremica, una grave infezione renale dovuta al batterio Escherichia coli O157 che colpisce i bambini, compromettendone la funzionalità dei reni e costringendoli nei casi estremi alla dialisi. Si sospetta che il contagio possa essere avvenuto attraverso latte non pastorizzato o carne cruda. Al momento, rileva il responsabile del sistema di sorveglianza attivo presso l'Istituto Superiore di Sanità, Alfredo Caprioli, non ci sono ancora evidenze statisticamente significative. C'è però una circolare del ministero del Welfare che parla chiaramente di rischio di infezione dal batterio E.
Sin: l’alcol è una sostanza tossica e teratogena in grado di passare sempre la barriera placentare, indipendentemente dall’unità alcolica assunta o dalla frequenza di consumo o dall’epoca gestazionale e raggiunge il feto
Di Mauro: "ogni bimbo è unico e speciale, genitori siano flessibili"
Staiano: "Importante che la comunità e le famiglie siano consapevoli delle sfide che il cambiamento climatico comporta"
Con l'arrivo della stagione estiva e con l'inizio delle tanto sospirate vacanze, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) fornisce una serie di raccomandazioni
Sin: l’alcol è una sostanza tossica e teratogena in grado di passare sempre la barriera placentare, indipendentemente dall’unità alcolica assunta o dalla frequenza di consumo o dall’epoca gestazionale e raggiunge il feto
Di Mauro: "ogni bimbo è unico e speciale, genitori siano flessibili"
Staiano: "Importante che la comunità e le famiglie siano consapevoli delle sfide che il cambiamento climatico comporta"
Con l'arrivo della stagione estiva e con l'inizio delle tanto sospirate vacanze, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) fornisce una serie di raccomandazioni
Commenti