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Pediatria: lo studio, +30% rischio asma per bebè nati ad autunno

Pediatria Redazione DottNet | 05/12/2008 13:20

Grattacapi per i bebè nati in autunno. Chi nasce circa 4 mesi prima del picco di freddo, dunque nella più malinconica delle stagioni, rischia il 30% in più di soffrire d'asma. Lo rivela uno studio del Center of Asthma Research della Vanderbilt University, negli Usa, che per la prima volta ha indagato sul potenziale link tra le comuni infezioni che colpiscono i piccoli nei mesi invernali e l'insorgenza di asma.

La ricerca, che ha guadagnato le pagine dell''American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine', è stata condotta su 95 mila bimbi del Tennessee. Monitorando la storia clinica di ciascuno, gli studiosi statunitensi hanno potuto osservare che i bambini nati in autunno erano più vulnerabili alla bronchiolite, patologia causata dal virus respiratorio sinciziale (Vrs). "Ci sono fattori genetici che predispongono all'asma - spiega Tina Hartert, a capo dello studio – ma noi pensiamo che l'esposizione in inverno alle infezioni virali, in particolare al Vrs, finisca in qualche modo per attivare i geni responsabili della malattia che ruba il respiro.

Questo è il punto a cui siamo giunti oggi - prosegue la ricercatrice - quello successivo consiste nel dimostrare che la prevenzione di queste infezioni può aiutarci a prevenire una malattia cronica come l'asma". In aiuto a tutti i piccoli e in particolare - stando per lo meno ai risultati dello studio - a quelli nati in autunno. Per loro, infatti, il confronto diretto con gli altri bebè monitorati dalla ricerca evidenzia un rischio d'asma lievitato di ben il 30%.

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