Canali Minisiti ECM

La prevenzione delle recidive di vaginite da Candida

Ginecologia Medical Information Dottnet | 09/12/2014 17:24

Le recidive di infezioni da candidiasi vulvovaginale (VVC) sono purtroppo frequenti nelle pazienti affette da questa patologia.

Sebbene la patogenesi della VVC resti una questione controversa, una rottura dell'equilibrio del microbiota vaginale può facilitare la crescita eccessiva del ceppo Candida.

Alcuni ceppi batterici probiotici possono sopprimere la Candida albicans, in particolare il Lactobacillus plantarum P17630 che è un ceppo probiotico di origine umana, isolato dall’habitat vaginale, che ha dimostrato avere una spiccata capacità adesiva alle cellule epiteliali vaginali, riducendo significativamente l'adesione di C. albicans.

Uno studio comparativo retrospettivo ha valutato l'effetto dell'applicazione di capsule vaginali a base di Lactobacillus plantarum P17630 nel ristabilire l’equilibrio della microflora vaginale e nel prevenire le recidive da candida, in donne con VVC acuta sottoposte ad una  terapia locale convenzionale a base di azoli.

Sono state reclutate 89 donne a cui è stata diagnosticata candidosi vulvovaginale e divise in due gruppi. Il primo gruppo (controllo) è stato trattato giornalmente con una crema vaginale al 2% di clotrimazolo per 3 giorni e successivamente con capsule vaginali contenenti un gel lubrificante per 6 giorni e poi una volta a settimana per 4 settimane. Il secondo gruppo è stato trattato con la stessa terapia a base di clotrimazolo seguito dall’applicazione di capsule contenenti L. plantarum P17630 (>108 CFU) una volta al giorno per 6 giorni e poi una volta a settimana per 4 settimane.

I parametri clinici e fisiologici sono stati valutati per tre mesi di follow up.

Alla fine dello studio le donne trattate con probiotici hanno mostrato un aumento statisticamente significativo della quantità di lattobacilli presenti nell’ecosistema vaginale rispetto ai soggetti appartenenti al gruppo di controllo (80% vs 40%, p <0.001) ed una considerevole riduzione dei sintomi a livello vaginale come prurito e bruciore (90% vs 67.5%, p < 0.03).

Inoltre lo studio ha anche confermato che L. plantarum P17630, oltre a promuovere la crescita di lattobacilli e ristabilire l’equilibrio della flora vaginale con un conseguente miglioramento del  pH vaginale, è anche un agente utile per la prevenzione e riduzione delle recidive di infezioni vaginali dopo trattamento  convenzionale per candidosi vulvovaginali acute.

BIBLIOGRAFIA

De Seta F et Al. Lactobacillus plantarum P17630 for preventing Candida vaginitis recurrence: a retrospective comparative study. Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol. 2014 Sep 17;182C:136-139.

Commenti

I Correlati

Il Polygenic Risk Score come nuovo strumento per la diagnosi precoce di una condizione che affligge fino al 18% delle donne

La vitamina D influisce sulla qualità degli ovociti, l’aumento della melanina regolarizza il ciclo mestruale, i ritmi più rilassati migliorano l’intimità

Con 'Ascot' per il ringiovanimento ovarico il 7% di successi

Lo studio IVI approfondisce la tecnica ASCOT per il ringiovamento ovarico, con una versione in 4 fasi che costituisce il trampolino per progettare trattamenti più efficaci e personalizzati per le pazienti con riserve ovariche compromesse

Ti potrebbero interessare

Il Polygenic Risk Score come nuovo strumento per la diagnosi precoce di una condizione che affligge fino al 18% delle donne

La vitamina D influisce sulla qualità degli ovociti, l’aumento della melanina regolarizza il ciclo mestruale, i ritmi più rilassati migliorano l’intimità

Con 'Ascot' per il ringiovanimento ovarico il 7% di successi

Lo studio IVI approfondisce la tecnica ASCOT per il ringiovamento ovarico, con una versione in 4 fasi che costituisce il trampolino per progettare trattamenti più efficaci e personalizzati per le pazienti con riserve ovariche compromesse

Ultime News

Più letti