La terapia insulinica in età pediatrica ha presentato una notevole evoluzione negli ultimi vent’anni.
Lo scopo di tali industrie è stato ed è tuttora quello di ottenere insuline con caratteristiche farmacocinetiche più fisiologiche; ciò ha portato alla produzione dei cosiddetti“analoghi dell’insulina”, che sono dotati di maggiore facilita di assorbimento e attività biologica rispetto all’insulina umana regolare. Gli analoghi rapidi oggi in commercio (insulina lispro, aspart e glulisina) così come quelli lenti (insulina glargine e detemir) sono stati approvati per l’uso anche in età pediatrica da alcuni anni e il loro utilizzo è in forte incremento in età pediatrica in Europa.
L’esordio di diabete di tipo 1 in bambini e adolescenti si associa al rischio di sviluppare complicanze vascolari in età giovanile già a partire dalla pubertà e impone un approccio terapeutico dedicato che tenga conto delle varie età (dal neonato sino al giovane adulto) e delle necessità peculiari di ogni periodo dello sviluppo. Pertanto le indicazioni terapeutiche del paziente adulto non sempre sono valide per l’età pediatrica Gli scopi della terapia insulinica nel bambino e nell’adolescente con T1DM sono dunque molteplici:
– eliminare i sintomi dell’iperglicemia;
– prevenire la chetoacidosi;
– evitare episodi ipoglicemici;
– assicurare uno sviluppo psicofisico e un accrescimento adeguati;
– garantire lo svolgimento di attività fisica e sportiva;
– diminuire la suscettibilità alle infezioni migliorando le difese immunitarie;
– prevenire, ritardare la comparsa o arrestare la progressione delle complicanze micro- e macroangiopatiche.
L’attività clinica in ambito diabetologico pediatrico e la disponibilità di preparati di insulina sempre più purificati e con differenti farmacocinetiche e farmacodinamiche permettono al diabetologo pediatra di preparare schemi di insulina con somministrazioni multiple sempre più personalizzati e basati sulle esigenze terapeutiche dei pazienti e adolescenziale.
L’orientamento attuale è quello di focalizzarsi maggiormente sulla prevenzione delle complicanze attraverso il migliore controllo metabolico possibile sin dai primi anni di vita attraverso l’implementazione di schemi di terapia basal-bolus, più fisiologici e in grado di garantire una maggiore flessibilità ai bambini e alle famiglie.
E’ stato inoltre valorizzato l’approccio educativo e l’autogestione con particolare riguardo al ruolo essenziale della famiglia nel trasferire le conoscenze e autonomie al bambino in funzione del grado di sviluppo cognitivo. Molta importanza viene oggi attribuita agli aspetti psicologici e alla qualità della vita sia nel bambino sia nella famiglia, considerata l’interferenza negativa che queste problematiche hanno sull’aderenza alla terapia specialmente nell’adolescente.
Esistono tuttavia allo stato attuale bisogni non ancora risolti anche dalla moderna terapia insulinica. Infatti, il rischio di ipoglicemia rappresenta il limite attuale di maggiore importanza alla possibilità di ottenere glicemie vicine al range fisiologico nel bambino e nell’adolescente. Le insuline oggi in commercio hanno rappresentato un grande progresso in questo senso, ma molto ci si aspetta dall’introduzione degli analoghi di nuova generazione e dall’implementazione delle nuove tecnologie.
Per saperne di più: S. Tumini. Presente e futuro della terapia insulinica nel bambino e adolescente con diabete mellito di tipo 1. G It Diabetol Metab 2014;34:124-132.
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