La rosacea è una malattia comune della pelle, ma nonostante ciò, l’origine ne è ancora sconosciuta.
Studi recenti indicano che la rosacea, e altri processi infiammatori della pelle, possono derivare dallo stress ossidativo; infatti la rosacea è caratterizzata da rossori esacerbati da alcuni fattori scatenanti, come l'alcol, la luce solare, la caffeina, l'esercizio fisico e i cibi piccanti.
Un team di ricercatori di Dubrava University Hospital, Croazia, ha avuto l’obiettivo di determinare i parametri di stress ossidativo, la capacità antiossidante e il ruolo fisiopatologico dell'espressione della ferritina nelle cellule della pelle in pazienti affetti da rosacea.
Lo studio consisteva nel misurare i valori ematici di perossido, degli antiossidanti, e fare l’analisi immunoistochimica della ferritina in campioni di pelle.
I pazienti, tra i 30 ed i 70 anni, sono stati randomizzati in due gruppi, e dai dati è emerso che nei campioni di pelle dei pazienti affetti da rosacea, il numero di cellule positive alla ferritina era significativamente superiore rispetto al gruppo controllo.
I pazienti più giovani che presentavano solo rossore, sono stati esclusi dallo studio, limitando l’analisi solo ai casi più gravi, in quanto la positività alla ferritina è aumentata con l'aumentare della gravità della rosacea.
Considerato che la patologia è classificata in tre sotto tipi: rosacea vascolare, papulo-pustolosa e fimatosa, i pazienti affetti da rosacea vascolare presentavano solo positività deboli, mentre quelli con rinofima e pustole presentavano un grado di positività più elevato.
Dai risultati della ricerca è emerso, quindi, che ci sono differenze statisticamente significative sia nell'espressione della ferritina, che nei livelli di perossido nei pazienti affetti da rosacea rispetto a quelli sani.
Per approfondire e conoscere i dati dello studio, leggi l’articolo: Oxidative stress and ferritin expression in the skin of patients with rosacea.
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