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Riscopriamo il peeling all’acido glicolico al 70% - Prima sezione

Dermatologia Paola Conforto | 04/02/2015 11:15

Nelle prossime sezioni vi presenterò 10 casi, in cui condividerò la mia esperienza di risoluzione di diversi inestetismi cutanei utilizzando acido glicolico.

Gli alfa-idrossiacidi esistono in commercio da oltre vent’anni e sono usati da millenni. Cleopatra faceva il bagno nel latte d’asina, sfruttando i benefici dell’acido lattico. L’acido citrico dagli agrumi, l’acido tartarico dall’uva, l’acido malico dalle mele ecc. sono tutti noti per le loro proprietà leviganti, schiarenti e idratanti, ma è l’acido glicolico, derivato dalla canna da zucchero, ad avere proprietà terapeutiche maggiori secondo le concentrazioni in uso.

A basso dosaggio l’acido glicolico ha un effetto idratante e nutriente, avendo la proprietà di veicolare i nutrienti a cui spesso viene associato nella composizione di creme e lozioni. Ma a dosaggi elevati come il 50% o il 70%, in uso però solo dal medico, diventa un vero e proprio trattamento per gli strati superficiali della pelle, stimolandone la esfoliazione ed il conseguente ricambio e rigenerazione, con effetto anti-ossidante, purificante e schiarente.

Produce inoltre una infiammazione che stimola la produzione di collagene e di elastina, con ringiovanimento e rivitalizzazione del derma.

Primo caso:

Donna, 58 anni. Otto mesi prima esegue un intervento di artroprotesi d’anca bilaterale per un caso di artrosi grave. All’anamnesi non ha altre patologie rilevanti. È un soggetto atletico, va in piscina tre volte la settimana, lavora come cassiera. L’unica problematica che la porta ora alla mia osservazione è un problema estetico: le cicatrici post-chirurgiche sul margine antero-laterale di entrambe le cosce. Si presentano della lunghezza di 15 cm circa, con iniziali segni di ipertrofia, in alcune zone rosee, l’aspetto è deforme per i marcati segni dei punti di sutura e la presenza di alcuni solchi.

Questa sua condizione antiestetica la inibisce nello svolgere il suo sport preferito, il nuoto, o di recarsi a mare, tra pochi mesi arriverà l’estate, con un peggioramento della forma fisica e dell’umore. Iniziamo così a fare le applicazioni settimanali di acido glicolico al 70%. Già dopo poche sedute i risultati non si fanno attendere. Le zone rosee si sono riepitelizzate e l’ipertrofia è meno marcata.

Superati i due mesi di trattamento lo spessore della cicatrice è ridotto e in alcuni punti non è più visibile la cicatrice stessa. La paziente è soddisfatta, l’aspetto è accettabile e non più evidente come prima. Successivi cicli ci permetteranno di migliorare ulteriormente l’aspetto della zona trattata.

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