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ADOI, uno sciatore su 2 dimentica protezione e si scotta sulla neve

Dermatologia Redazione DottNet | 09/12/2008 16:08

Sportivi bocciati in montagna, sulle amate piste da sci. Uno sciatore su due, infatti, si brucia al sole; sette su dieci sono ignari dei messaggi educativi sulla protezione della pelle e, se uomini, si scottano almeno il doppio rispetto alle sciatrici. Eppure in montagna il riflesso del sole sulla neve e sul ghiaccio è amplificato di quattro volte circa rispetto alla sabbia, e rende ancora più pericolosa l'esposizione. Non a caso la quantità di raggi Uvb aumenta del 4% ogni 300 metri che si sale in quota. A lanciare l'allarme i dermatologi ospedalieri Adoi, che invitano gli italiani ad alzare la guardia e a non dimenticare "la protezione solare anche in montagna". Ad alta quota "la filtrazione atmosferica diminuisce e aumentano altri fattori – ha affermato Patrizio Mulas, presidente dell'Adoi - come il riverbero del sole su neve e ghiaccio e la percentuale di ultravioletti nocivi".

I dati su quanti sottovalutano l'importanza della protezione sulle piste arrivano da uno studio condotto qualche tempo fa in Nuova Zelanda su 226 sciatori e appassionati di snowboard dal dipartimento di medicina della Bristol Royal Infirmary, pubblicati sul 'Journal of Cosmetic Dermatology'. "E sono percentuali sovrapponibili a quanto avviene anche dalle nostre parti – ha assicurato Mulas - Al primo weekend di neve si ricorda tutto tranne, spesso, la crema protettiva. Inoltre, sudando a causa dello sforzo fisico si aumenta la sensibilità della pelle. Mentre le attività al mare sono associate a un rischio aumentato di carcinoma delle cellule basali – ha spiegato l'esperto - chi fa sport in montagna ha un maggior rischio di carcinoma squamoso", ha precisato.


"Da non dimenticare poi – ha proseguito Mulas - che sono soprattutto i più piccoli a far le spese della errata esposizione in montagna, poiché la pelle del bambino è più fragile rispetto all'aggressione del sole e ha, inoltre, una 'memoria' degli attacchi subiti. Fondamentale quindi è che mamma e papà, dopo averlo coperto bene contro il freddo, non dimentichino un'adeguata protezione solare".
 

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