Arriva anche in Italia una nuova arma contro la Sclerosi Multipla Recidivante Remittente, che colpisce l'80-90% dei pazienti con questa malattia: l'Aifa ha recentemente approvato la rimborsabilità in classe A della nuova terapia orale a base di dimetilfumarato.
''Numerosi dati clinici hanno dimostrato l'efficacia del trattamento orale con dimetilfumarato nel ridurre la frequenza delle recidive e la progressione della disabilità, due risultati importanti che hanno un impatto notevole sulla storia di malattia e sulla qualità di vita dei pazienti'', spiega Giancarlo Comi, Direttore dell'Istituto di Neurologia Sperimentale dell'Ospedale San Raffaele di Milano, secondo cui ''un aspetto innovativo è, oltre all'efficacia, il buon profilo di sicurezza e tollerabilità del nuovo farmaco''. La sclerosi multipla - con cui convivono oltre 70 mila italiani, con 2000 nuovi casi ogni anno e un'incidenza tra le donne pari a due volte e mezza quella tra gli uomini - comporta un'alterazione della guaina mielinica che compromette la capacità delle fibre nervose di condurre gli impulsi elettrici che regolano le varie funzioni dell'organismo.
''Le lesioni della guaina mielinica hanno un'iniziale natura infiammatoria - dice Carlo Pozzilli, Ordinario di Neurologia all' Università La Sapienza di Roma - che può evolvere in una fase cronica con perdita di tessuto nervoso e danno irreversibile.
fonte: aifa
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
Commenti