Il sistema orexina è un regolatore chiave del ciclo sonno-veglia.
La perdita della segnalazione oressinica è la causa d’insorgenza di una patologia nota come narcolessia, disturbo cronico del sonno classificato fra le dissonnie primarie e caratterizzato da ripetuti attacchi diurni incoercibili di sonno ristoratore, cataplessia e intromissioni ricorrenti di fasi di sonno REM nel periodo di transizione fra il sonno e la veglia.
Sulla base della comprensione della fisiologia del ciclo sonno-veglia e dell’implicazione del deficit di orexina nell’insorgenza di dissonnie è stato condotto uno studio multicentrico, crossover, in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo, bidirezionale su 161 pazienti affetti da insonnia primaria per valutare l’efficacia di almorexant, duplice antagonista dei recettori OX1 e OX2 dell’orexina, nel trattamento dell’insonnia.
L’end point primario era l'efficienza del sonno (SE) misurata con la polisonnografia; gli end point secondari erano: latenza del sonno prolungata (LPS), tempo di veglia dopo l'inizio del sonno (WASO), sicurezza, e tollerabilità.
Lo studio ha dimostrato che l’assunzione di 400 mg di Almorexantan ha indotto un miglioramento della SE (14,4%; P<0.001). La LPS (-18 min (p=0.02)) e il WASO (-54 min (p<0.001)) sono inoltre diminuiti in modo significativo rispetto al placebo.
Gli effetti di almorexant osservati su SE, LPS, e WASO sono stati dose-dipendenti, così come l’incidenza degli eventi avversi.
Almorexant quindi, può essere un nuovo approccio al trattamento per l'insonnia primaria.
Bibliografia
Hoever P. et al. Orexin receptor antagonism, a new sleep-enabling paradigm: a proof-of-concept clinical trial. Clin Pharmacol Ther. 2012 Jun;91(6):975-85. doi: 10.1038/clpt.2011.370.
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