Rughe profonde e linee sottili in trattamento con acido glicolico al 70%.
Donna, 72 anni, all’esame clinico il viso si presenta segnato da una miriade di rughe sottili e da un esagerato approfondimento delle rughe di espressione. Se posso fare qualcosa per lei? È ovvio che si. Ma sarà capace lei, la paziente, a seguire una serie di nuove regole?
Parlando, scopro che è stata un’estetista e che è molto tempo che non applica nessuna crema, adora esporsi al sole d’estate a qualsiasi orario, ma da qualche mese ha notato un rapido peggioramento delle rughe d’espressione. Iniziamo così i trattamenti di peeling all’acido glicolico al 70% con cadenza settimanale, però solo dopo un periodo di una settimana in cui la paziente dovrà applicare una crema con protezione solare, acido ialuronico e olio di oliva per tre volte al dì.
Per la detersione del viso le consiglio invece un olio detergente. Le regole sono tante, ma vista la sua precedente attività professionale, la paziente è molto disponibile ad accettare una serie di consigli. Il viso va massaggiato seguendo delle regole che le spiego nel post-peeling, quando sono io stessa ad applicare una crema nutriente e rinfrescante per la durata di qualche minuto, allo scopo di riattivare la circolazione e favorire il distacco delle cellule morte.
In questa fase del peeling, si ottiene un effetto che io definisco “a mollichine” sulla pelle trattata, dovuto all’accumulo, appunto di cellule morte nella crema applicata e che asporto perfettamente con delle salviette imbevute di detergente lenitivo e rinfrescante, cui segue una seconda applicazione di crema.
Ogni due o tre ore, dopo il peeling, la paziente dovrà applicare ancora crema sino ad una ultima applicazione la sera prima di andare a dormire. Il sonno favorisce una rigenerazione e ristrutturazione maggiore della pelle, per cui, per la sera consiglio di applicare una crema-maschera più ricca di nutrienti.
Nelle 48 ore dopo il peeling quindi i trattamenti domiciliari a base di creme sono intensivi e continuativi, mentre nei giorni successivi potrà ridurre le applicazioni a tre volte al dì seguendo lo schema classico dell’applicazione al mattino di una crema con spf, nella tarda mattinata un idratante-lenitivo e la sera una maschera nutriente.
Sono già tre anni che la paziente torna per eseguire dei trattamenti di peeling di mantenimento. I risultati sono sati importanti sin dal primo ciclo, che durò sei mesi, con un miglioramento sia strutturale che funzionale della pelle del viso. Alcuni cedimenti ai lati della bocca, che le davano un aspetto molto invecchiato, sono migliorati; così anche, come lo definiva la paziente, “il codice a barre” sul contorno del labbro superiore si è abbastanza disteso e ridotto, tanto da permettere l’applicazione di cosmetici senza avere gli antiestetici effetti di sbavatura.
Le profonde rughe del viso si sono molto distese e ormai sono debolmente visibili, diciamo compatibili con un’espressività naturale della paziente, che comunque ha un mobilità eccessiva nel suo modo proprio di essere.
La pelle è morbida, di colorito roseo e levigata.
Leggi anche: Riscopriamo il peeling all’acido glicolico al 70% - Quarta sezione
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