Sopravvivere a un infarto è sempre più frequente nel nostro Paese, visto che la mortalità dei pazienti ricoverati nelle unità coronariche è scesa dal 7% al 4%. Tuttavia la vera emergenza è rappresentata dal periodo post-infarto, in cui il 25% degli infartuati sviluppa una nuova insufficienza cardiaca, e il 50% una disfunzione della pompa cardiaca.
A lanciare l'allarme sono i cardiologi della Società italiana di cardiologia (Sic). ''Gli infarti ormai vengono curati bene - spiega Francesco Fedele, presidente della Sic - Sempre più persone vengono 'intercettate' e arrivano da noi in ospedale, come dimostra l'aumento del 30% dei ricoveri per infarto negli ultimi 7-8 anni''. Ma i problemi non finiscono una volta usciti dall'ospedale. Molti pazienti sviluppano insufficienze cardiache, anche nel giro di sei mesi, in molti casi con esito letale: si tratta del 15% degli uomini e del 20% delle donne nel primo anno dall'infarto. ''Il problema - aggiunge Raffaele Bugiardini, coordinatore della commissione del Congresso Sic - è che a sei mesi dall'infarto circa il 50% delle persone smette di prendere i quattro farmaci salvavita, cioè aspirina, aceinibitori, betabloccanti e statine.
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
Commenti