Canali Minisiti ECM

Anticoagulanti meglio dell'aspirina per prevenire l'ictus

Cardiologia Redazione DottNet | 14/07/2015 14:29

Secondo i più recenti standard di qualità elaborati dal National Institute for Health and Care Excellence (Nice), gli adulti con fibrillazione atriale (AF) dovrebbero ricevere i nuovi anticoagulanti e non l’aspirina per la prevenzione dell’ictus

La fibrillazione atriale colpisce circa 800.000 persone in Uk, ma si pensa che altri 250.000 potrebbero essere non diagnosticati. Le persone con AF possono essere soggette a un maggior rischio di ictus. L'aspirina è stata usata per anni per proteggere i pazienti dall’ictus, ma i rischi nell’assunzione dell'aspirina - che può causare sanguinamento gastrico - superano i benefici, afferma il Nice.

Gli standard di qualità del Nice, che forniscono consigli sul trattamento e la gestione della fibrillazione atriale, raccomandano che le persone con AF con punteggio di rischio di ictus CHA2DS2-VASC pari o superiore a 2 ricevano i nuovi anticoagulanti, come apixaban, dabigatran etexilato, rivaroxaban o un antagonista della vitamina K come il warfarin.

«Tuttavia» scrive il Nice in un comunicato «è importante notare che molti adulti con AF potrebbero già essere in trattamento con aspirina per altre patologie.

Se è così, ciò può comportare l’assunzione sia di aspirina che di anticoagulanti. Se un paziente sceglie di non assumere gli anticoagulanti, questa decisione e la ragione devono essere documentate dal medico».

Lo standard di qualità, che si basa sulle linee guida del Nice sull’AF, raccomanda anche che i pazienti con AF cui sono prescritti anticoagulanti discutano le opzioni di trattamento con il medico almeno una volta l'anno, al fine di migliorarne l'aderenza.

L’anticoagulazione dovrebbe essere rivalutata se il paziente sta assumendo un antagonista della vitamina K e ha scarso controllo dell’anticoagulazione. Nel caso in cui gli anticoagulanti non riescano a controllare i sintomi, il Nice consiglia il rinvio allo specialista entro 4 settimane.

 

 

fonte: aifa

Commenti

Rispondi
Rispondi

I Correlati

Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole

Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”

Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia

Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano

Ti potrebbero interessare

Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole

Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”

Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia

Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano

Ultime News

Più letti