La lotta ai tumori comincia a tavola. Il menù degli alimenti con proprietà anti-cancro si allunga ancora: olio extravergine d'oliva, ma anche fagioli e ceci. Lo rivela uno studio condotto dall'equipe dell'endocrinologa Maria Luisa Brandi, nei laboratori del Dipartimento di medicina interna dell'università di Firenze, che lascia ben sperare. Dopo essere state trattate con questi alimenti, le cellule malate hanno rallentato sensibilmente lo sviluppo.
Ad illustrare i risultati ottenuti è la stessa Brandi, intervenuta ad un convegno scientifico sui prodotti tipici, organizzato dal Centro di ricerca e valorizzazione degli alimenti (Cera), una struttura interdipartimentale che fa capo all'ateneo fiorentino. "Solo con la biologia molecolare - premette l'esperta - sapremo davvero perché certi cibi fanno bene o male alla salute". I test sono stati condotti in vitro, utilizzando due identiche colture di cellule umane di cancro del colon, ovvero due nuclei con un numero di cellule equivalenti, 10 mila circa. Per 12 giorni consecutivi uno dei nuclei è stato lasciato a se stesso, mentre l'altro ha ricevuto un trattamento a base di olio extravergine di oliva, ceci e fagioli. Tutti prodotti rigorosamente tipici. I ricercatori ne hanno fatto un estratto e ne hanno ricavato una polvere che è stata poi dissolta nella coltura delle cellule cancerose.
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
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