L'ereditarietà non è la sola causa delle malattie cardiovascolari precoci. La loro comparsa in giovane età dipende anche dalla variazione di un gene della regione del cromosoma 7, identificato come neuropeptide Y (NPY).
E' quanto ha scoperto un gruppo di ricercatori della Duke University Medical Center che ha evidenziato in uno studio pubblicato su PloS Genetics, l'esistenza di sei variazioni del gene NPY, trasmesso di generazione in generazione, nella popolazione di pazienti con malattia cardiovascolare precoce (Cad). La ricerca ha indagato 1000 famiglie con malattie cardiovascolari e ha mostrato risultati ancora più stringenti per i pazienti con patologie insorte prima dei 37 anni. ''Abbiamo dimostrato l'esistenza di un 'effetto età' - ha spiegato Elizabeth Hauser, autore dello studio - se uno ha una variazione del gene NPY in una delle due copie, dalla madre e dal padre allora può sviluppare una malattia cardiovascolare precoce''.
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
Commenti