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PSA e carcinoma prostatico: un nuovo composto attivo

Urologia Medical Information Dottnet | 21/12/2015 13:14

Lo studio pubblicato su Cancer riporta l’efficacia della polvere di fungo bianco nel ridurre i livelli di PSA nel carcinoma ricorrente.

E’ stato stimato che ogni anno negli Stati Uniti circa 50.000 pazienti affetti da cancro alla prostata mostrano un aumento dei livelli dell’antigene prostatico specifico (PSA), che può essere indicativo di recidiva della malattia.

Nello studio di Twardowski et al. sono stati valutati gli effetti, la tollerabilità e l’attività biologica della polvere di fungo bianco (champignon, FB) sui livelli sierici di PSA in pazienti con carcinoma della prostata biochimicamente ricorrente.

Sono stati coinvolti nello studio 36 pazienti con aumento continuo dei livelli di PSA. E’ stata effettuata una escalation della dose in gruppi di 6 pazienti in modo da garantire che non più di 1 paziente per gruppo mostrasse tossicità dose-limitante (TDL). L'obiettivo primario dello studio è stato valutare la fattibilità del trattamento e la tossicità associata. Gli obiettivi secondari sono stati la determinazione dell'effetto del FB sui livelli sierici di PSA/androgeni; cellule soppressorie di derivazione mieloide (CSDM) e i livelli di citochine.

Nei 36 pazienti trattati, non è stata riscontrata TDL. La percentuale di risposta complessiva del PSA è stata dell'11%. Due pazienti trattati con 8 e 14 g/d hanno mostrato una risposta completa (RC): il loro PSA è sceso a livelli non rilevabili che sono stati mantenuti per 49 e 30 mesi. Due pazienti che hanno ricevuto 8 e 12 g/d hanno avuto una risposta parziale (RP). Dopo 3 mesi di terapia, 13 (36%) pazienti hanno mostrato una diminuzione del PSA rispetto all’inizio dello studio. I pazienti con RC e RP hanno mostrato elevati livelli iniziali di interleuchina-15 rispetto ai pazienti che non hanno risposto al trattamento; in questo gruppo, è stata riscontrata una diminuzione delle CSDM associata alla terapia.

In base ai risultati dello studio, è possibile affermare che la terapia con FB abbia un effetto sui livelli di PSA e sia in grado di modulare biochimicamente le recidive di carcinoma prostatico diminuendo i fattori immunosoppressivi.

Riferimenti bibliografici:

Twardowski P, Kanaya N, Frankel P, Synold T, Ruel C, Pal SK, Junqueira M, Prajapati M, Moore T, Tryon P, Chen S. A phase I trial of mushroom powder in patients with biochemically recurrent prostate cancer: Roles of cytokines and myeloid-derived suppressor cells for Agaricus bisporus-induced prostate-specific antigen responses. Cancer. 2015 Sep 1;121(17):2942-50.

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