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Depressione e livelli di cortisolo in gravidanza: gli ultimi dati

Psichiatria Medical Information Dottnet | 12/01/2016 12:49

Le donne con depressione postpartum mostrano un’alterazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene con livelli elevati di cortisolo.

La depressione peripartum è un disordine che comprende gli episodi depressivi che si verificano durante la gravidanza e il periodo perinatale. Secondo la quinta edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-5), per depressione peripartum si intende un episodio depressivo con esordio durante la gravidanza o entro le prime quattro settimane dopo il parto.

Le cause biologiche della depressione peripartum rimangono poco chiare, lo stress e la risposta dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene sono risultati implicati nella fisiopatologia di questo disturbo.

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Lo studio longitudinale di popolazione condotto da Iliadis et al. è stato intrapreso come parte del progetto BASIC (Biologia, Affezione, Stress, Imaging, Cognizione), per indagare il benessere psicologico durante la gravidanza e il periodo postpartum e valutare l’associazione tra i livelli di cortisolo salivari serali e i sintomi depressivi nel periodo peripartum. Un totale di 365 donne in gravidanza della coorte del progetto BASIC sono state reclutate alla 18a settimana di gravidanza e istruite a completare una versione svedese convalidata del Edinburgh Postnatal Depression Scale (questionario internazionale per la valutazione dei sintomi depressivi peripartum, EPDS) alla 36a settimana di gravidanza e alla 6a settimana dopo il parto. In entrambe le occasioni, le pazienti sono state anche invitate a fornire i campioni salivari serali per l'analisi del cortisolo effettuata mediante il test ELISA. È stata anche effettuata una revisione completa della letteratura rilevante sull’argomento.

Le donne con un punteggio EPDS postpartum ≥ 10 avevano un livello di cortisolo salivare serale più elevato sei settimane dopo il parto, rispetto ai controlli sani (cortisolo medio 1.19 rispetto a 0.89 nmol/L). Un modello di regressione logistica ha mostrato un'associazione positiva tra i livelli di cortisolo e i sintomi depressivi postpartum (OR=4.1; IC del 95% 1.7-9.7). Questa associazione è risultata significativa anche dopo il controllo per storia di depressione, uso di tabacco, supporto del partner, allattamento al seno, eventi stressanti nella vita e disturbi del sonno, come possibili fattori confondenti (aOR=4.5; IC del 95% 1.5-14.1). Inoltre, le donne con sintomi depressivi postpartum avevano livelli di cortisolo più alti dopo il parto, in confronto sia alle donne con sintomi depressivi prenatali sia ai controlli (p=0.019 e p=0.004, rispettivamente).

I risultati del presente studio hanno suggerito che le donne con sintomi depressivi nel periodo postpartum mostrano una disregolazione dell'attività dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene che si traduce in elevati livelli serali di cortisolo salivare postpartum, rispetto ai controlli sani. Le medesime considerazioni restano valide anche quando i soggetti in studio con sintomatologia depressiva postpartum, sono stati confrontati con donne che hanno manifestato sintomi depressivi prima o durante la gravidanza, ma non dopo il parto. Secondo le conoscenze attuali, lo studio di Iliadis et al. risulta il primo lavoro in merito alla valutazione longitudinale dell'associazione tra i livelli di cortisolo salivari serali alla fine della gravidanza e dopo il parto, in presenza di sintomi depressivi agli stessi time-point.

Riferimenti bibliografici:

Iliadis SI, Comasco E, Sylvén S, Hellgren C, Sundström Poromaa I, Skalkidou A. Prenatal and Postpartum Evening Salivary Cortisol Levels in Association with Peripartum Depressive Symptoms. PLoS One. 2015 Aug 31;10(8):e0135471.

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