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Scoperto un enzima antidoto al troppo zucchero

Diabetologia Redazione DottNet | 12/01/2016 14:06

Effetto detox, apre la strada alle cure anti obesita' e anti diabete

Scoperto un importante enzima "antidoto" agli eccessi di zucchero: una molecola che detossifica in tutto il corpo gli effetti nocivi dello zucchero e che potrebbe costituire la base di nuovi farmaci anti-obesità e diabete.

Resa nota sulla rivista PNAS, la scoperta si deve a un gruppo dell'Università di Montreal diretto da Marc Prentki che spiega: per capire la portata di questa scoperta basti pensare che enzimi così importanti per il metabolismo degli zuccheri non vengono isolati dagli anni '60 e probabilmente questo nuovo enzima, chiamato G3PP, sarà inserito nei libri di testo dei corsi di biochimica.

Lo zucchero, quando è in eccesso, subisce varie trasformazioni biochimiche e viene immagazzinato ad esempio sotto forma di grasso nelle cellule adipose o in glicogeno nel fegato.

16px; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: rgb(255, 255, 255);" /> I canadesi erano alla ricerca di meccanismi per rendere capaci le cellule del pancreas di liberarsi dello zucchero in eccesso e così si sono imbattuti nell'enzima G3PP che hanno poi scoperto essere attivo anche in altre cellule del corpo.

Fondamentalmente G3PP è una sorta di forbice molecolare che taglia via un gruppo chimico (un fosfato) da un composto che si forma come risultato di zucchero in eccesso - il glicerolo 3-fosfato. Questa è una molecola di base - ad esempio - nella formazione dei grassi (dei trigliceridi). Tagliando il glicerolo 3-fosfato, l'enzima G3PP 'libera' il glicerolo che può poi essere espulso dalle cellule. Tale meccanismo di detossificazione è stato osservato nel pancreas ma G3PP funziona allo stesso modo anche in altre cellule, evitando così gli effetti dannosi di un eccesso di zucchero in varie parti del corpo.

I ricercatori sono al momento alla ricerca di composti attivatori di G3PP per potenziare questo processo e quindi sviluppare nuovi farmaci anti-obesità e diabete.

 

fonte: ansa

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