Il clonazepam è una valida alternativa al lorazepam che è risultato associato ad aumento del rischio di refrattarietà negli epilettici.
Le benzodiazepine (BZD) sono raccomandate come trattamento di prima linea per lo stato epilettico (SE), i farmaci più usati sono il lorazepam (LZP) e il midazolam (MDZ) che sono consigliati dalle linee guida correnti. Tra le benzodiazepine, anche il clonazepam (CLZ) è utilizzato in molti Paesi; tuttavia, ad oggi non è stato effettuato un confronto sistematico di questi agenti terapeutici nel trattamento dello SE.
Lo studio prospettico osservazionale di Alvarez et al. ha coinvolto 117 pazienti adulti con SE trattati con CLZ, LZP o MDZ, come agente di prima linea. E’ stata confrontata l’efficacia relativa di CLZ, LZP e MDZ valutando il rischio di sviluppare SE refrattario e il numero di farmaci per il trattamento delle crisi (antiseizure drugs, ASD) necessari per controllare lo SE.
Tra i 177 pazienti, 72 hanno ricevuto CLZ (40.62%), 82 pazienti (46.33%) il LZP e 23 (12.99%) il MDZ; i gruppi di pazienti erano simili in termini di dati demografici e caratteristiche dello SE. La dose di carico è stata considerata insufficiente nella maggior parte dei casi per il LZP, con una percentuale simile (84%, 95% e 87.5%) nei centri coinvolti, e il CLZ è stato impiegato nel 52% dei pazienti. Dopo l’aggiustamento per le variabili rilevanti, il LZP è risultato associato ad un aumento del rischio di refrattarietà rispetto al CLZ (rapporto di probabilità [RP] 6.4, intervallo di confidenza [IC] 95% 2.66-15.5) e ad un aumento del numero di farmaci ASD necessari per il controllo dello SE ( RP 4.35, IC del 95% 1.8-10.49).
In base ai risultati ottenuti nello studio, il CLZ sembra essere una valida alternativa al LZP e al MDZ. Il LZP è spesso somministrato ad una dose inadeguata nei pazienti. Questi dati sono molto interessanti, in quanto possono influenzare il trattamento quotidiano dei pazienti con SE nella pratica clinica .
Riferimenti bibliografici:
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