L'obesità nasce dalla nostra testa. Non è più solo una spiegazione psicologica che spesso si dà per giustificare o minimizzare i chili di troppo, ma un dato di fatto emerso da uno studio scientifico. Un team internazionale di ricercatori, infatti, ha identificato per la prima volta sei nuovi geni correlati con la malattia del grasso in eccesso, la cui espressione avviene a livello delle cellule cerebrali.
Gli specialisti del consorzio Giant (Genetic Investigation of Anthropometric Parameters) - si legge sulla rivista 'Nature Genetics' - lavorano proprio con l'obiettivo di individuare tutti i geni legati all'obesità. In totale, hanno già analizzato due milioni di variazioni di Dna correlate con l'ingrassamento patologico in 32 mila partecipanti alle loro indagini scientifiche.
Oltre ai geni già identificati, lo FTO e il MC4, gli esperti ne hanno ora 'scovati' altri sei: TMEM18, KCTD15, GNPDA2, SH2B1, MTCH2 e NEGR1. E le analisi di espressione genetica hanno mostrato che tutti sono attivi a livello neurale, come d'altronde i primi due geni precedentemente scoperti.
Si tratta di un nuovo farmaco per conservare la funzione beta internazionale: è la ricerca Fabulinus, e quello del pediatrico fiorentino è l'unico centro italiano attivo coinvolto
Soprattutto se rossa e lavorata, analisi su 2 milioni di persone
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