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Campania record per l'obesità

Nutrizione Redazione DottNet | 17/02/2016 11:49

Il 47% dell’intera popolazione è in sovrappeso

«Nella nostra regione l’obesità è ancora un grave problema, non solo per gli adulti ma anche per i bambini. Dai dati in nostro possesso viene fuori un quadro desolante, si consideri che nella nostra regione il 47% dell’intera popolazione è in sovrappeso (quindi con un indice di massa corporea superiore a 25), il 18% è colpita da obesità grave. Questo significa che un numero enorme di persone è esposto ad un alto rischio di sviluppare patologie cardiologiche, respiratorie e ostio-articolari gravi.

L’obesità, è bene ricordarlo, abbrevia la vita di circa un terzo». Questo l’inquietante spaccato rivelato dal dottor Cristiano Giardiello, responsabile delle attività chirurgiche del P.

O. Pineta Grande e coordinatore del Centro per il Trattamento Integrato dell’Obesità. I dati commentati da Giardiello sono proprio quelli raccolti nei primi 5 anni di attività del Centro, diffusi nel corso di un Open Day realizzato ad hoc. «Uno degli aspetti più gravi – prosegue Giardiello – è quello che riguarda i bambini. La Campania è ormai da anni maglia nera sotto questo punto di vista, e le cose pare stiano addirittura peggiorando. Se si guarda agli adolescenti, il dato è addirittura drammatico. Tra i giovanissimi il picco di obesità è del 23%, quindi più che tra gli adulti».

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E lo specialista spiega che l’obesità infantile è purtroppo legata anche all’obesità in età adulta. Le cattive abitudini alimentari nell’età adolescenziale sono infatti difficili da abbandonare nel corso della vita, un po’ come se in gioventù si programmasse l’organismo ad essere in sovrappeso anche negli anni a venire. Verrebbe da credere che di fronte ad uno scenario tanto negativo siano stati attuati importanti misure di prevenzione e informazione. Ma non è così. Anzi, secondo il dottor Giardiello la nostra regione «peggiora sotto tutti i punti di vista».

Poi aggiunge: «Non solo per il fatto che moltissimi cittadini sono sovrappeso o obesi, ma anche per il modo nel quale viene gestita questa emergenza. Si consideri che qui abbiamo liste d’attesa che possono raggiungere anche un anno e per questo moltissimi pazienti si operano in altre regioni, soprattutto in Lombardia. A peggiorare le cose c’è il limite legato ai tetti di spesa, elemento che limita di molto il numero di interventi che ciascuna struttura privata può erogare in convenzione con il sistema sanitario». Nonostante tutto, il Centro per il Trattamento Integrato dell’Obesità Pineta Grande ha risposto in questi anni con circa 1.000 interventi di chirurgia bariatrica, conseguenza di una domanda crescente di tutti i tipi di trattamento per i pazienti obesi che arrivano dall’intero Centro Sud. L’affermazione del centro campano è nel saper attuare un approccio multidisciplinare e disporre di un’organizzazione di percorsi terapeutici differenziati. Per questo il presidio ospedaliero è un punto di riferimento anche per la dotazione strutturale (letti di degenza, ausili di mobilità, TAC, ambulanza) in grado di gestire pazienti fino a 400 chili. «Ogni anno - conclude Giardiello - moltissimi pazienti scelgono la nostra struttura per iniziare un percorso lungo e molto impegnativo, un per- corso che può restituire loro una buona qualità di vita».

 

fonte: pineta grande

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