L’infusione di landiololo cloridrato ha impedito la fibrillazione atriale dopo chirurgia cardiaca in pazienti con disfunzione cardiaca.
Un precedente studio prospettico ha evidenziato che il landiololo cloridrato, un β-bloccante a durata d’azione ultrabreve, potrebbe prevenire la fibrillazione atriale dopo chirurgia cardiaca.
Lo studio di Sezai et al. è stata effettuato per valutare la sicurezza e l'efficacia del landiololo cloridrato in pazienti con disfunzione ventricolare sinistra sottoposti a chirurgia cardiaca.
Sono stati coinvolti 60 pazienti, con una frazione di eiezione ventricolare sinistra preoperatoria inferiore al 35%, che sono stati assegnati in modo casuale a 2 gruppi (prima della chirurgia cardiaca) e hanno ricevuto un’infusione endovenosa con landiololo cloridrato (gruppo landiololo) oppure senza landiololo (gruppo di controllo).
L'endpoint primario è stato rappresentato dall’insorgenza di fibrillazione atriale una settimana dopo l'intervento. Gli endpoint secondari sono stati la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca, la permanenza nel reparto di terapia intensiva e in ospedale, il tempo di ventilazione, la frazione di eiezione, i biomarcatori di ischemia e il peptide natriuretico cerebrale.
La fibrillazione atriale si è verificata in 3 pazienti (10%) del gruppo landiololo rispetto a 12 (40%) del gruppo di controllo, la sua frequenza è risultata significativamente più bassa nel gruppo landiololo (p=0.002). Durante il periodo postoperatorio, i livelli di peptide natriuretico cerebrale e biomarcatori ischemici sono risultati significativamente più bassi nel gruppo landiololo rispetto al gruppo di controllo. Il gruppo landiololo ha mostrato anche una degenza ospedaliera significativamente più breve (p=0.019). L'infusione endovenosa non è stata interrotta per ipotensione o bradicardia in entrambi i gruppi.
I risultati hanno evidenziato che l’infusione con basse dosi di landiololo cloridrato ha impedito la fibrillazione atriale dopo chirurgia cardiaca in pazienti con disfunzione cardiaca ed è risultata sicura, senza alcun effetto sulla pressione sanguigna. Il farmaco β-bloccante, somministrato per via endovenosa, sembra essere utile per la gestione perioperatoria dei pazienti chirurgici cardiaci con disfunzione ventricolare sinistra.
Riferimenti bibliografici:
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