I livelli plasmatici dell’acido eicosapentenoico sono predittivi degli outcome clinici della terapia standard nell’artrite reumatoide.
Un precedente studio, randomizzato e controllato, che ha confrontato il trattamento con alte e basse dosi di olio di pesce in soggetti affetti da artrite reumatoide (AR) di recente insorgenza, ha evidenziato che i pazienti trattati con olio di pesce ad alto dosaggio era aumentata la remissione mentre il fallimento della terapia con i farmaci anti-reumatici modificanti la malattia (disease-modifying anti-rheumatic drug, DMARD) era ridotto.
Lo studio di Proudman et al. ha esaminato la relazione tra i livelli di fosfolipidi plasmatici degli acidi grassi n-3 dell’olio di pesce (acido eicosapentenoico EPA e acido docosaesaenoico DHA) con la remissione e il trattamento con DMARD nella AR di recente insorgenza. Gli acidi grassi EPA e DHA sono stati misurati in campioni di sangue di entrambi i gruppi di pazienti che avevano preso parte allo studio randomizzato e controllato.
I risultati sono stati analizzati come singola coorte e sono stati utilizzati i modelli di rischio proporzionale Cox per esaminare le relazioni tra i fosfolipidi del plasma (FP) EPA e DHA e i diversi outcome misurati. Quando analizzati come singola coorte, i livelli plasmatici dei fosfolipidi EPA sono risultati legati al tempo di remissione, con un incremento unitario degli EPA (1% degli acidi grassi totali) associato ad un aumento del 12% della probabilità di remissione in qualsiasi momento durante lo studio (rapporto di rischio (RR)=1.12; IC del 95% 1.02,1.23; p=0.02). Il RR non è risultato modificato in seguito alla correzione per i seguenti fattori: il fumo, gli anticorpi contro il peptide ciclico citrullinato e lo stato degli epitopi condivisi dell’allele HLA-DR. I livelli plasmatici dei fosfolipidi EPA, corretti per le stesse variabili, sono risultati negativamente correlati al tempo di fallimento della terapia con DMARD (RR=0.85; IC del 95% 0.72, 0.99; p=0.047). Il RR per DHA e il tempo di remissione o di fallimento dei DMARD sono stati simili a quelli degli EPA, ma statisticamente non significativi.
I biomarcatori dello status degli acidi grassi n-3, come i livelli plasmatici dei fosfolipidi EPA, hanno mostrato la capacità di predire i principali outcome clinici della terapia standard in pazienti affetti da AR.
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