Il risperidone iniettabile a lunga durata d'azione ha mostrato notevoli vantaggi in termini di outcome clinici nella schizofrenia.
I farmaci antipsicotici iniettabili di seconda generazione a lunga durata d'azione hanno mostrato un enorme potenziale ai fini il raggiungimento della stabilità clinica in pazienti affetti da schizofrenia. Tuttavia, questi farmaci vengono utilizzati raramente a seguito di un primo episodio di schizofrenia.
Subotnik et al. hanno effettuato uno studio randomizzato, della durata di 12 mesi, per confrontare l'efficacia clinica del risperidone a lunga durata d'azione in formulazione iniettabile e in formulazione orale nella fase precoce della schizofrenia.
Sono stati selezionati 86 pazienti con recente insorgenza di schizofrenia e sono stati assegnati in modo casuale a ricevere risperidone iniettabile a lunga durata d’azione oppure risperidone orale. La metà dei pazienti appartenenti a ciascun gruppo è stata assegnata in modo casuale a ricevere simultaneamente il trattamento cognitivo per migliorare il funzionamento cognitivo oppure il training comportamentale per migliorare lo stile di vita e il grado di benessere.
Degli 86 pazienti randomizzati, 3 hanno rifiutato il trattamento nel gruppo del risperidone iniettabile a lunga durata d'azione. La percentuale di riacutizzazione psicotica e/o ricaduta è stata più bassa nel gruppo trattato con risperidone iniettabile rispetto al gruppo che ha assunto il farmaco per via orale (5% rispetto al 33%; χ21=11.1; p<0.001; riduzione del rischio relativo, 84,7%). Il risperidone iniettabile a lunga durata d'azione ha controllato meglio i livelli medi di allucinazioni e deliri durante il follow-up (β=-0.30; T68=-2.6, p=0.01). Il trattamento cognitivo e il training comportamentale non hanno mostrato differenza significativa in merito alla ricaduta psicotica, al controllo dei sintomi psicotici o alle percentuali di ospedalizzazione, inoltre, non sono state riscontrate interazioni significative tra i 2 farmaci e i 2 trattamenti psicosociali. Le interruzioni a causa di risposta clinica inadeguata sono risultate più comuni nel gruppo trattato con il farmaco per via orale rispetto al gruppo a cui è stato somministrato risperidone a lunga durata d’azione (χ21=6.1; p=0.01). Non è stata evidenziata differenza nell'adesione al trattamento con risperidone orale prima della randomizzazione, ma l’adesione è risultata migliore nei pazienti del gruppo che ha assunto risperidone a lunga durata d’azione rispetto al gruppo in trattamento con la formulazione orale (T80=5,3; p<0.001). L’aderenza al trattamento farmacologico è risultata associata alla prevenzione di riacutizzazione e/o ricaduta (χ21= 11.1; p=0,003) e al controllo dei sintomi psicotici (β=0.2; T79=2,1; p=0.04).
L'uso di risperidone iniettabile a lunga durata d'azione, dopo un primo episodio di schizofrenia, ha mostrato notevoli vantaggi in termini di outcome clinici. I principali vantaggi clinici sono risultati apparentemente attribuibili alla somministrazione più costante degli iniettabili a lunga durata d'azione. In sintesi, le formulazioni iniettabili a lunga durata d’azione dovrebbero essere consigliate nella fase precoce della patologia.
Riferimenti bibliografici:
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