Massimo effetto di riduzione pressoria e tempo di stabilizzazione differiscono tra i sartani suggerendo la necessità di una scelta mirata.
L’obiettivo dello studio di Satoh et al. è stato esaminare la riduzione della pressione sanguigna (blood pressure, BP) e il tempo di raggiungimento del massimo effetto antipertensivo (tempo di stabilizzazione) di diversi antagonisti del recettore dell'angiotensina II (angiotensin II receptor blockers, ARB) sulla base di misurazioni della BP effettuate a casa.
Sono stati coinvolti pazienti con nuova diagnosi d’ipertensione, non in terapia, che hanno iniziato il trattamento con una dose media di uno dei sette ARB (losartan 50 mg, telmisartan 40 mg, candesartan 8 mg, olmesartan 20 mg, 80 mg di valsartan, irbesartan 100 mg o azilsartan 20 mg). Tutti i partecipanti allo studio, hanno misurato a casa la BP al mattino per almeno 1 settimana durante il periodo in cui non erano in terapia e per 4 settimane durante il periodo di trattamento.
Non sono state riscontrate differenze significative in merito all’età, alla percentuale di uomini e ai livelli basali di BP tra i due gruppi (totale n=232; età 62,2 anni; 50,9% uomini; casa SBP/DBP, 151,6/90,0 mmHg). Sono state osservate differenze significative dell’effetto antipertensivo e del tempo di stabilizzazione tra gli ARB (p≤0,02). La riduzione della BP è risultata significativamente maggiore con 20 mg di azilsartan rispetto a 80 mg di valsartan o 100 mg di irbesartan (15,3 in confronto a 7,9 o 8,2 mmHg rispettivamente, p≤0,03). Il tempo di stabilizzazione di losartan per la SBP è stato significativamente più lungo di valsartan, irbesartan o azilsartan (22,8 rispetto a 7,1, 4,7 o 7,1 giorni, rispettivamente, p≤0,01).
Il massimo effetto e il tempo di stabilizzazione è risultato differente tra i vari ARB somministrati a dose di medio livello. Pertanto, è consigliato selezionare un farmaco ARB in base alle caratteristiche desiderate.
Riferimenti bibliografici:
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