Il farmaco è stato efficace nel ridurre la percentuale di ictus in pazienti con FANV ad entrambi i dosaggi valutati.
La fibrillazione atriale (FA) è ritenuta una forma di aritmia cardiaca comune.
Il dabigatran etexilato (DE) è annoverato tra i nuovi farmaci anticoagulanti orali utilizzati nella fibrillazione atriale non valvolare (FANV). Ad oggi, non sono disponibili dati reali adeguati sul DE nelle diverse popolazioni.
Lo scopo dello studio è stato valutare l'efficacia e la sicurezza del DE in pazienti, arruolati durante lo studio di 18 mesi, con FANV e trattati con warfarin oppure con DE a due dosaggi diversi.
Un totale di 555 pazienti coinvolti sono stati rivalutati ad intervalli regolari di 6 mesi durante il periodo di follow-up e gli outcome del follow-up sono stati documentati secondo la metodologia RELY.
I risultati non hanno mostrato differenza significativa nelle percentuali di ictus ischemico (p=0.73), di mortalità (p=0,15) e di infarto miocardico (p=0,56) tra i gruppi. La percentuale di sanguinamento maggiore è risultata significativamente superiore nel gruppo del warfarin e del dabigatran 150 mg rispetto al gruppo trattato con dabigatran 110 mg (p<0.001). La percentuale di sanguinamento intracranico e il rischio relativo sono risultati significativamente più bassi nel gruppo dabigatran 110 mg rispetto al gruppo del warfarin (p=0,004). La dispepsia è stata significativamente più alta per entrambe le dosi di DE rispetto al warfarin (p=0,004).
I dati ottenuti hanno evidenziato che entrambe le dosi di DE sono state efficaci come il warfarin nel ridurre le percentuali di ictus in pazienti con FANV, senza aumentare la percentuale di infarto del miocardio. Le percentuali di emorragia intracranica sono state significativamente più basse nei pazienti trattati con warfarin rispetto ad entrambe le dosi di DE e il rischio di sanguinamento gastrointestinale è aumentato incrementando la dose di DE.
Riferimenti bibliografici:
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
Commenti