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Nutraceutica, settore in costante crescita

Nutrizione Redazione DottNet | 01/06/2016 15:25

Le applicazioni di regimi dietetici integrati con i nutraceutici sono in costante crescita.

Ci sono anche i nutraceutici nella panoplia degli strumenti utili a prevenire ipercolesterolemie, ipertensioni arteriose e scompenso cardiaco. E’ una delle evidenze emerse al VI Congresso nazionale della Sinut, la Società italiana di nutraceutica, organizzato  a Bologna. Interventi e relazioni hanno evidenziato l’ottimo stato di salute in cui versa il comparto: in una società che invecchia ma vuole preservare le proprie performances o addirittura migliorarle, le applicazioni di regimi dietetici integrati con i nutraceutici sono in costante crescita. Nella prevenzione del rischio cardiovascolare, per esempio, c’è una ampia casistica di pazienti moderatamente ipercolesterolemici/ipertesi/iperglicemici/sovrappeso a rischio intermedio o in fasce di età in cui la somministrazione di farmaci specifici ha un rapporto rischio/beneficio ancora da determinare con precisione (per esempio bambini, adolescenti, donne in età fertile senza altri fattori di rischio associati) che potrebbero giovarsi di una supplementazione alimentare con integratori o principi attivi di origine naturale.

«Le applicazioni della nutraceutica nella prevenzione in tale area» spiega a Filodiretto Arrigo Cicero, presidente della Sinut «meritano uno specifico interesse da parte del farmacista in farmacia, perché i dati dicono che una persona su due tra coloro che entrano in farmacia è iperteso e una su quattro è scompensata».

Altre aree di sviluppo sono quella della prevenzione e gestione della patologie osteoarticolari (osteopenia e osteoporosi in primis) e delle patologie intestinali (disturbi funzionali, stipsi, patologie irritative/infiammatorie). «Più in generale» continua Cicero «i nutraceutici si mostrano promettenti in tutte le situazioni in cui c’è da gestire un calo ponderale. Molto interessanti, poi, anche le applicazioni nel campo della veterinaria».

Indicazioni promettenti, poi, arrivano anche da altre aree, di maggiore complessità. «Esistono filoni di ricerca» spiega Cesare Sirtori, presidente onorario della Sinut «che dimostrano il contributo della nutraceutica nelle terapie oncologiche, nel trattamento dell’autismo e dell’Alzheimer e infine nel contrasto delle antibioticoresistenze». In questo scenario, il ruolo della farmacia non si riduce soltanto alla dispensazione ma è fondamentale anche nell’informazione e nella divulgazione. «L’interesse che oggi si registra attorno alla nutraceutica» conferma Sirtori «è anche frutto del lavoro compiuto dalle farmacie».

 

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fonte: federfarma

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