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Il tiner una nuova prospettiva di rilassamento neuromuscolare

Neurologia Antonio Lera | 19/01/2009 13:39

INTRODUZIONE AL TINER
TRATTAMENTO INTEGRATO NEUROMUSCOLARE EMOZIONALE RILASSANTE

Il corpo inteso come una porta verso se stessi
Il TINER pone le sue basi da un approccio psicocorporeo e bionergetico. costa di un massaggio neuromuscolare e rilassante abbinato ad esercizi di consapevolizzazione e di respirazione, con cui è possibile trattare dolori fisici acuti e cronici, favorire la capacità di liberarsi dallo stress e produrre un benefico rilassamento generale. Inoltre consente di sperimentare le emozioni per lavorare con esse e raggiungere una maggiore consapevolezza.
Il TINER parte infatti dall'assunto che corpo e mente sono strettamente collegati e che il corpo, così com'è nel qui e ora, ci esprime, ci rispecchia, è come un'immagine di noi perché incarna abitudini, pensieri, credenze.
Non solo: il corpo immagazzina nel profondo le emozioni inespresse.
Non sentire le proprie emozioni non vuol dire necessariamente che la loro forza scompare, al contrario questa forza viene racchiusa in certe regioni del corpo.
Problemi fisici come artrosi, dolori cervicali, dolori alle giunture, ulcera, miopia, oppure altri fenomeni di tipo psicologico, come la tendenza a farsi male, a non avere fiducia, a non accettare l'aiuto altrui, sono tutti segnali di una mancanza di contatto con le proprie emozioni.
Se non c'è contatto con le proprie emozioni a causa della paura, dello shock e dei traumi subiti nella vita, si tende a difendere queste aree con tensioni muscolari: sviluppiamo cioè, come aveva scoperto Reich, una corazza di protezione per poter sopravvivere, per fronteggiare il contrasto fra i nostri impulsi interni e i modelli esterni derivati dalla famiglia, dalla scuola, dalla società.
Questa corazza ci protegge dalle nostre emozioni e ci aiuta a mantenerci in equilibrio, ma questo equilibrio più o meno funzionale non permette all'energia di fluire. E se è vero che la corazza ci è servita a sopravvivere, è anche vero che in genere viviamo con questa corazza senza sapere come sarebbe vivere senza.
Eppure la corazza, il nostro 'lato oscuro', è una porta verso noi stessi, attraverso la quale possiamo integrare più gioia di vivere, più senso dell'essere, più senso di responsabilità, più potere per noi stessi. La corazza ci protegge ma nello stesso tempo è un'occasione per penetrare di più in noi stessi: esprime il nostro dolore, la nostra indifferenza o la nostra ipersensibilità.
Durante una seduta di TINER le varie aree del corpo vengono toccate in maniera profonda, con consapevolezza e comprensione. E questo ci può aiutare a diventare consapevoli della corazza e a lasciarci andare. Nel corso della sessione possono riemergere antichi ricordi: è un'occasione per osservare e integrare ciò che è stato negato per troppo tempo.
Lo spazio protetto della sessione, dell'incontro, offre la possibilità e il potere di riconnetterci con noi stessi. Con questo metodo siamo in grado di liberarci della corazza, strato dopo strato, e di incamminarci verso noi stessi, in un processo lento e delicato di apertura, accompagnati in maniera amorevole. Una serie di dieci sessioni, studiate in modo da avere un'intima connessione l'una con l'altra, logica e consequenziale, è finalizzata a lavorare su strutture della nostra personalità che probabilmente da molto tempo non lasciamo andare.
Il trattamento è dosato per riequilibrare, lasciar andare e ristrutturare, per tornare al proprio centro, in un percorso dall'esterno all'interno, sul piano fisico ed emozionale. Nel corso del trattamento il corpo viene toccato in modo sensibile e profondo, con consapevolezza, esperienza e abilità, e si sperimenta un profondo senso di rilassamento e di liberazione dallo stress.
Inoltre è possibile liberarsi da dolori acuti e cronici - mal di schiena, mal di testa, dolori alle spalle, irrigidimento del collo - ma soprattutto ci si può permettere, se lo si decide, di entrare in contatto con vecchie emozioni nascoste, che potranno essere vissute in un ambiente sicuro e amorevole se lasciamo che ciò accada; il che rappresenta un passo necessario e inevitabile verso il raggiungimento del proprio equilibrio interiore.
Il massaggio è un modo di comunicare diretto e personale che richiede fiducia da entrambe le parti. Lasciarsi toccare in modo empatico e profondo è davvero un regalo fatto a se stessi: nutre, guarisce e rilassa.
Chi frequenta il corso raggiunge una buona preparazione culturale, psicologica e di tecnica manuale nonché un buon equilibrio psicofisico.
ACQUISISCE competenze per la valutazione Psicofisica del grado di stress e identificazione delle aree corporee di maggiore somatizzazione
Tramite adeguate manualità vengono stimolati i recettori nervosi, seguendo il percorso dei nervi spinali, i quali, adeguatamente sollecitati, faranno decontrarre per via riflessa la muscolatura, liberando zone del corpo tese e contratte che limitano il nostro benessere e la nostra vitalità.
Obiettivi:
-Ricevere/fare il massaggio, approfondire le basi del TINER, aiutare a lenire il dolore, sciogliere, decontrarre i muscoli e tonificare il corpo, facilitando lo scarico dello stress.
-Riportare la distensione muscolare in tutto il corpo permettendo all’energia vitale di fluire liberamente riportando benessere e gioia di vivere.
-Prendersi cura di noi attraverso il massaggio, nutrendo il bisogno di dare e ricevere contatto, che è insito in ognuno di noi, utilizzando la respirazione e rilassando la mente.
-Stimolare l’armonia e la capacità di auto-guarigione.
-Tramite la percezione corporea, facilitare l’unione mente-corpo, ripristinando cosi calma e serenità.
L’ALLIEVO viene addestrato ad acquisire la capacità di riconoscere in modo approfondito la differenza tra muscolo contratto e muscolo anelastico (poco tonico) e a scoprire queste differenze nelle varie zone del corpo.
IL TRATTAMENTO è GLOBALE (PREVIENE E CURA LO STRESS): la persona è intesa come unità Mente-Corpo e viene trattata nella sua interezza.
• MIGLIORA LA FUNZIONE CIRCOLATORIA
• RIEQUILIBRA LE FUNZIONI VISCERALI
• RILASSA E ALLUNGA I MUSCOLI
• RIDONA ELASTICITA' ALLE ARTICOLAZIONI
• RENDE LA RESPIRAZIONE PIU' LIBERA E PROFONDA
• RIEQUILIBRA L'UMORE
• INNALZA LA SOGLIA DEL DOLORE
• MIGLIORA LA QUALITA' DEL SONNO
• ALLENA LA CAPACITA' DI RILASSARE MENTE E CORPO
• RADDRIZZA ED ELASTICIZZA LA COLONNA VERTEBRALE
• RINFORZA IL SISTEMA IMMUNITARIO

 


 

Articolo a Congresso


“TINER”:
Trattamento integrato neuromuscolare rilassante nella Depressione di grado lieve

Autore: Antonio Lera
DSM TERAMO - Unità Operativa Psichiatria - Ospedale Civile di Giulianova

Scopo:
Abbiamo sottoposto a studio venti pazienti affetti da Depressione di grado lieve. La metà dei soggetti in studio sono stati inseriti nel trattamento con TINER, metodica di rilassamento psicocorporeo, valutandone l’eventuale ruolo positivo sullo stato affettivo dei pazienti in studio.
Materiali e Metodi:
I pazienti sono stati reclutati all’interno dell’Unità Operativa Psichiatria di Giulianova. Questi, affetti da Depressione di grado lieve, sono stati sottoposti prima dell’arruolamento allo studio, a valutazione psicologica, affrontando lo studio relativamente all’impiego del Test Hamilton D. Il criterio di scelta era quello di avere all’HAM-D un punteggio compreso tra 8 e 10 e quindi di non essere già sottoposti a terapia con Antidepressivi e/o Stabilizzanti dell’umore. Quindi il gruppo studio di dieci soggetti è stato sottoposto ad sedute di TINER in maniera specifica, a cadenza settimanale, per la durata di tre mesi, con successive sedute di mantenimento, a cadenza qundicinale per altri sei mesi, mentre il gruppo controllo di pari numero non effettuava alcuna terapia. Al termine dei nove mesi, sia il gruppo studio che il gruppo controllo, cioè tutti e venti i soggetti, sono stati sottoposti a rivalutazione psicologica.
Risultati:
I punteggi ottenuti nel confronto tra l’ HAM-D iniziale e quello di verifica, hanno mostrato un decremento di 4 punti nel 30%, di 2 punti nel 25%, di 1 punto nel 25%, con situazione immodificata nel 20% dei casi, per i soggetti sottoposti a TINER. Nel gruppo di controllo invece, i punteggi ottenuti nel confronto tra l’ HAM-D iniziale e quello di verifica non hanno mostrato alcun incremento. Il risultato è stato quindi, solo per i soggetti sottoposti a TINER, di migliorare lo stato affettivo.
HAM-D HAM-D
Gruppo pazienti baseline 9 Mesi
30% 8-10 4 punti
25% 8-10 2 punti
25% 8-10 1 punto
20% 8-10 Immodificato
Conclusione:
In base ai risultati ottenuti, nel gruppo studio sottoposto a TINER, è migliorato seppur in misura minima la performance affettiva, valutata attraverso l’ HAM-D. Tale dato acquista valore soprattutto riguardo al rapporto con il bilancio cognitivo immodificato del gruppo controllo. Il TINER, sembra poter svolgere un ruolo positivo nell’ottica di un miglioramento delle dimensione affettiva nei pazienti affetti da Depressione di grado lieve.
Bibliografia:
I FILLER, Pasquale Motolese, Edizioni Valet, Bologna 2006.
MEDICINA MANUALE, Dvorak & Dvorak, ed. Verduci.
MASSOTERAPIA NEUROMUSCOLARE, Leon Chaitow, ed. Red.


 

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