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La depressione spaventa ma è ancora sottovalutata

Psichiatria Redazione DottNet | 22/06/2016 15:48

Due anni per arrivare alla diagnosi, presentata indagine Onda

Temuta da un italiano su tre, la depressione è la malattia che spaventa di più dopo il cancro eppure un italiano su quattro la sottovaluta ritenendola una condizione mentale con cui si può solo convivere. E un terzo di chi ne soffre non è curato adeguatamente. A svelarlo è l'ultima indagine condotta da Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna presentata nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio. I risultati dell'indagine su un campione di 1.004 persone rivelano che il 58% la considera una vera malattia. Traumi (69%) e stress (60%) sono riconosciuti come le cause principali della malattia da chi ha già ricevuto la diagnosi e, secondo questi ultimi, i principali sintomi sono pensieri negativi (69%), solitudine (67%) e tristezza (63%). Inoltre chi ne è colpito aspetta in media due anni per avere una diagnosi.

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"La depressione entro il 2030 costituirà, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, la malattia cronica più diffusa", ricorda Francesca Merzagora, presidente Onda. Solo in Italia, infatti, "ne soffrono 4,5 milioni di persone, soprattutto donne". In particolare, sottolinea Vanna Iori (Pd) "sono maggiormente a rischio le gestanti, soprattutto le migranti, così come coloro che vivono situazioni di violenza nella coppia". I farmaci, nei casi gravi, sono necessari accanto al trattamento psicologico, ma "l'esercizio fisico è strumento potente a basso costo che migliora l'effetto di qualsiasi trattamento farmacologico", conclude Bernardo Carpiniello, presidente eletto della Società Italiana di Psichiatria.

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