L'esecuzione di un calcio di rigore calcolata al millimetro o le giocate che sono il marchio dei campioni e spiazzano difensori e portieri: forse un giorno i calciatori potranno affinare la loro tecnica attraverso una piccola stimolazione elettrica della corteccia motoria, l'area del cervello che controlla i movimenti, e divenire dei fuoriclasse come l'idolo dei milanisti Ricardo Kakà.
Ma una tecnica del genere potrebbe applicarsi a tutte le altre discipline sportive e forse pure ad artisti che hanno bisogno di un coordinamento estremo della gestualità come i ballerini. Ad evocare questa possibilità è uno studio eseguito al National Institute of Neurological Disorders and Stroke (Ninds) e pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, che dimostra come una tecnica di stimolazione cerebrale non invasiva e indolore, chiamata stimolazione transcranica di corrente diretta (tDCS) migliori l'esecuzione di movimenti complessi. Guidati da Leonardo Cohen, gli esperti Usa hanno ottenuto questi effetti 'puntando' la tDCS sulla corteccia motoria primaria. La tdcs potrebbe essere usata non solo in fisioterapia per esempio su persone reduci da ictus, ma anche in futuro su soggetti sani sportivi che vogliano perfezionare la precisione dei propri movimenti, una prospettiva destinata peraltro a lambire i confini del doping.
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