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Autotrapianto di staminali migliora sintomi sclerosi multipla

Neurologia Redazione DottNet | 04/02/2009 12:53

L'autotrapianto di staminali del midollo osseo migliora i sintomi della sclerosi multipla (Sm). E in alcuni casi la malattia neurologica addirittura regredisce. Questi gli incoraggianti risultati di un piccolo studio su 21 malati di Sm remittente, condotto dalla Northwestern University School of Medicine di Chicago e pubblicato su Lancet Neurology.

"Tutti i pazienti - affermano i neurologi - a tre anni dall'autotrapianto di staminali hanno visto migliorate le proprie condizioni. Di questi l'81% ha beneficiato di evidenti progressi misurati dalla scala di disabilità". Con queste premesse definite "incoraggianti" i ricercatori hanno deciso di intraprendere uno studio più ampio reclutando un maggior numero di malati di Sm. E confrontando i risultati ottenuti con le terapie tradizionali.
L'esperimento effettuato ha previsto il prelievo delle staminali del midollo, destinate al congelamento. Non prima però di averle trattate con farmaci per rimuovere i linfociti del sistema immunitario che, impazziti, attaccano le fibre nervose determinando la Sm.

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A processo terminato è avvenuto il trapianto delle staminali che, a quelpunto, si sono rivelate pronte per dar vita a un nuovo sistema immunitario 'corretto'. Il fattore tempo, sottolineano i neurologi, sembra essere cruciale per l'efficacia delle staminali, perché "se si interviene precocemente si sfrutta la capacità di autoripararsi dell'organismo che, a lungo andare, si perde". In ogni caso gli scienziati avvertono che "non si tratta di una cura definitiva per la sclerosi multipla".

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