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In scatole cibi e tappeti "minacce" per fertilità femminile

Ginecologia Redazione DottNet | 11/02/2009 16:57

Sostanze chimiche che si possono comunemente trovare nelle confezioni alimentari, ma anche in tappeti e in rivestimenti d'arredamento, potrebbero danneggiare la fertilità femminile. Lo sostengono ricercatori dell'università di Los Angeles (Usa), che sulla rivista 'Human Reproduction' sintetizzano i risultati delle analisi effettuate su 1.240 donne, alla ricerca di composti chimici chiamati perfluorinati.

I perfluorinati sono utili nel settore industriale perché resistono al caldo e sono repellenti nei confronti di acqua e olio. Alte concentrazioni di queste sostanze, però, oltre a persistere per lungo tempo all'interno degli organismi viventi, sono già stati collegati con danni d'organo negli animali. Ora, gli scienziati americani si sono concentrati sulle possibili ripercussioni dell'esposizione ai perfluorinati nel mondo femminile: e, in effetti, le donne che hanno mostrato i livelli maggiori della sostanza nel sangue, sono risultate anche quelle che hanno dovuto attendere più tempo prima di riuscire a rimanere incinte, dovendo in molti casi ricorrere alla fecondazione in vitro.

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Le concentrazioni rilevate variavano da 6,4 a 106 nanogrammi per millilitro di sangue. La ricercatrice Chunyuan Fei evidenzia che "anche altri studi avevano suggerito gli effetti negativi sulle donne di queste sostanze, rilevando in particolare danni alla crescita del feto quando una donna aspetta un bambino e problemi di irregolarità del ciclo mestruale, cosa che suggerisce un'interferenza dei perfluorinati con gli ormoni". Per il principale autore dello studio, Jorn Olsen, "non c'è tempo da perdere, bisogna subito procedere con indagini più approfondite su questo argomento”.

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